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Parla Ombretta Farneti, dell'Associazione Marrone dolce di Pieve di Rivoschio

Calo della metà per castagne e marroni nell'Appennino romagnolo

Annata da dimenticare dal punto di vista quantitativo per castagne e marroni dell'Appennino romagnolo, in particolare nella Valle del Savio, la vallata che fa riferimento a Cesena. Ombretta Farneti, presidente dell'Associazione Marrone dolce di Pieve di Rivoschio, traccia un bilancio.

"La produzione è risultata inferiore del 50 per cento rispetto ad un'annata normale - esordisce - e ciò è stato provocato da diverse cause. La più grave, che avrà ripercussioni per anni, è stata l'alluvione con le conseguenti frane. Nel mese di maggio è caduta in poche ore la pioggia di sei mesi e ciò ha causato frane, smottamenti, e la perdita di alberi anche secolari".

In seconda battuta, la carenza di acqua ha ridotto la produzione. "La siccità favorisce inoltre lo sviluppo di insetti dannosi come le cydie. In taluni casi, si è dovuto gettare parecchio prodotto a causa dell'infestazione".

Nonostante la perdita del 50% del raccolto, i produttori hanno deciso di non aumentare di troppo i prezzi: "Mediamente abbiamo venduto il prodotto di prima scelta a 8 euro/kg. Per noi è una cifra che ripaga solo in parte le perdite produttive, mentre per il consumatore è una spesa non indifferente. Abbiamo cercato un punto di equilibrio".

L'Associazione Marrone dolce di Pieve di Rivoschio conta una trentina di soci, fra cui anche diversi giovani. "La prossima settimana avremo un incontro in regione - precisa Farneti - dove avanzeremo delle proposte per migliorare il nostro comparto. Ma non lo faremo come isolati, bensì con la rete delle varie associazioni regionali che tutela marroni e castagne".

"Il settore deve essere affiancato - prosegue la presidente - non come gesto caritatevole, ma per rafforzare la presenza sul territorio ed evitare gli abbandoni. Invece del Reddito di cittadinanza per chi non lavora (nonostante di lavoro in agricoltura ce ne sia per tutti, ndr), propongo un Reddito di Montagna, vale a dire una sorta di indennizzo per tutte quelle aziende agricole che continuano a lavorare in condizioni sempre più difficile, con pochi servizi, una logistica difficoltosa, maggiori costi su tutto. E, nonostante ciò, continuiamo a resistere presidiando il territorio e mantenendo un'economia di vallata che porta beneficio a tutta la società", conclude Ombretta Farneti.

Per maggiori informazioni
Ass. Marrone Dolce
di Pieve di Rivoschio
+39 347 2203771