Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Dino Orioli, 86enne, una vita dedicata alla produzione di frutta

"Coltivo frutta da 67 anni, è ora di riposare"

A 86 anni decide di meritarsi un po' di riposo e termina la sua esperienza di frutticoltore. Però forse suo fratello, di 79 anni, continuerà ancora a portare avanti l'attività. Si tratta dei fratelli Guido e Dino Orioli, di Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) che fino ad oggi hanno coltivato 6 ettari di frutteto e conferito la frutta presso la ditta Ceccarelli Giulio, con sede a Longiano (FC).

"Era il 1956 - esordisce Dino Orioli - 67 anni fa, quando abbiamo cominciato a produrre le prime pere Kaiser. Si sparse la voce e venne a casa nostra Giulio Ceccarelli, il nonno degli attuali proprietari dell'azienda di commercializzazione, per 'combinare' il primo conferimento e vendita. Da allora non ci siamo più fermati e abbiamo lavorato sempre con i Ceccarelli. Dopo Giulio vennero Dino e Gino, fino all'attuale terza generazione con Achille, Ettore e Massimiliano".

Da sinistra Guido Orioli, Ettore Ceccarelli, Dino Orioli

L'azienda Orioli è stata la tipica azienda romagnola: tre ettari a testa per ogni fratello, con frutta estiva e autunnale che hanno permesso di mantenere le famiglie e vivere bene e con decoro. "Oggi, con tre ettari, non si va da nessuna parte. Le spese sono enormi e per ammortizzarle servono molti quintali di frutta, che non siamo in grado di produrre in così poca superficie".

Orioli sottolinea che tutti questi decenni sono stati caratterizzati, dal punto di vista commerciale, dalla correttezza fra i conferitori (lui e il fratello) e il magazzino della frutta che riceveva, vendeva e liquidava il prodotto (Ceccarelli). "Abbiamo passato annate in cui la frutta era bella e si è guadagnato, altre in cui la grandine ha rovinato tutto. Ma, si sa, in campagna è così. Di certo, fino ad alcuni anni fa il mercato era più generoso, ora è tutto più complicato. Ma noi siamo sempre andati avanti con i nostri sei ettari, ultimamente convertiti da pere ad albicocche, ma anche pesche e nettarine".

In foto, Ettore Ceccarelli e Dino Orioli

E continua: "Nei decenni passati siamo riusciti a far studiare i nostri figli, tanto che si sono laureati, e abbiamo costruito la casa nuova grazie al nostro lavoro. I Ceccarelli, dal canto loro, con il proprio lavoro sono riusciti a costruire un magazzino all'avanguardia che gli permetterà di andare avanti: il merito è loro ma, un po', anche nostro".

Ora a 86 anni Dino reputa di meritarsi un po' di riposo. I figli laureati hanno preso altre strade, per cui la sua azienda termina l'attività dopo 60 anni. "Forse mio fratello Guido continuerà ancora… ma lui è giovane, ha solo 79 anni", scherza Dino.

E quale messaggio lascia un frutticoltore con 60 anni di esperienza alle spalle? "Non arrendersi mai, avere il sostegno della famiglia, circondarsi di persone serie che pagano quanto produci. Oggi è molto più difficile produrre, perché non abbiamo più i prodotti chimici per difendere le nostre colture, le stagioni sono cambiate, nessuno vuole venire a lavorare in campagna e c'è tanta frutta che viene dall'estero. Ma ai giovani direi che, se hanno capacità, forza e la volontà di lavorare, devono continuare a produrre frutta, perché è il lavoro più bello che ci sia, secondo me, e ci sarà sempre qualcuno che apprezzerà i prodotti italiani fatti con amore", conclude l'agricoltore.