Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

L'Uruguay intende aumentare la produzione di pere in bassa stagione

Secondo Julio Pisano, l'Uruguay è riuscito a produrre con successo pere 'Williams Precoz' (Early Bon Chretien) nel mese di dicembre, come alternativa alle pere importate. Pisano è un consulente privato del Pintado Growers Group nel dipartimento di Artigas. "L'obiettivo era vendere le pere sul mercato locale e in Brasile in bassa stagione e ottenere buoni prezzi di vendita".


Le pere 'Williams Precoz' (Early Bon Chretien).

"Il vantaggio di queste pere è la raccolta anticipata. Entrano in produzione a dicembre, quando il prodotto non ha concorrenti a livello nazionale e trova sul mercato solo la frutta importata, che non ha le stesse qualità di quella domestica. Dopo la buona riuscita di alcuni ettari, nel prossimo futuro la zona produttiva verrà ampliata, e già ci sono molti produttori interessati ad avviare nuove piantagioni. Stanno implementando nuove tecnologie, con un prodotto più ecologico e di minore impatto sull'ambiente, sul coltivatore, e con un costo di manodopera inferiore rispetto alle produzioni che già sono operative nell'area. Pensare che a un certo punto l'area produttiva aumenterà e saturerà il mercato UAM (Unità Agroalimentare Metropolitana) di Montevideo, i mercati più vicini, così come il mercato brasiliano, è vista come una possibile alternativa di vendita", spiega Pisano.

Pisano dice che la coltivazione delle pere in Uruguay copre 597 ettari, di cui l'89,4% riguarda la cultivar ampiamente conosciuta come "Williams" (francese). La produzione avviene principalmente nella zona meridionale, nei dipartimenti di Canelones, Montevideo, San José e Colonia.

"Per cinque anni ho effettuato uno studio meticoloso su cultivar, clima e terreno. Successivamente, a giugno 2017, un gruppo di quattro coltivatori ha avviato le prime piantagioni di 'Williams Precoz' (Early Bon Chretien), nella zona di Pintado, dipartimento di Artigas. Sono stati piantati due ettari in totale, mezzo ettaro per coltivatore. Come impollinatori sono state utilizzate piante della cultivar 'Forelle'. Le nuove piantagioni includeranno altre due cultivar come impollinatori, 'Abate Fètel' ed 'Etrusca'”, afferma Pisano.

Secondo l'esperto, le piante hanno iniziato a produrre frutti a partire dalla stagione 2018/19, raggiungendo la prima produzione commerciale con il raccolto 2020/21 con 3,5 kg/pl, seguito nel 2021/22 con 7 kg/pl. In quest'ultimo raccolto 2022/23 sono stati 10 kg/pl (7,2 t/ha).

"La raccolta viene effettuata in bins da 250 kg e i volumi vengono inviati nel sud (Montevideo, 600 km) dove si effettua l'imballaggio, il trattamento di degradazione che consiste in due giorni con etilene e tre giorni nella cella refrigerata a 0 °C, per essere poi commercializzati presso l'UAM di Montevideo. Il prezzo medio di vendita nella stagione 2022/23 è stato di circa 1,33 dollari/kg. Tra cinque anni si prevede di raggiungere un’area di coltivazione di 50 ettari".

Pisano descrive la pianta come produttiva, con frutti grandi, piriformi, buccia rosa moderatamente liscia e lenticelle visibili. "La polpa è bianca, con una consistenza fine e morbida, aromatica, dal sapore dolce molto gradevole, simile alla Williams. Ha una produzione di foglie meno ritardata rispetto alla Williams, dopo inverni miti. L'unico inconveniente di questa cultivar è alcuni casi l’instabilità genetica, che la fa tornare alla varietà originale, la Williams. Per questo motivo è di fondamentale importanza, per il germogliamento e le future piante, selezionare piante madri che non abbiano subito un’inversione varietale, che siano equilibrate nel vigore e che non debbano essere potate eccessivamente in inverno".

I peri centenari dell’Uruguay
"Sulla base delle informazioni elaborate con i coltivatori, nella zona di Pintado, Chacras de Pintado e Guayubira sono stati identificati peri con più di cento anni. Gli alberi sono in ottimo stato di salute e producono annualmente frutti che per le loro caratteristiche morfologiche corrispondono alle cultivar Curé, Kieffer, Williams (francese), Agua Branca, D Água e Le Conté", conclude Pisano.

Per maggiori informazioni:
Julio Pisano
Pintado Growers Group
+598 941 31998
[email protected]

Data di pubblicazione: