Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Focus sul mercato mondiale dei mirtilli

I rapporti provenienti da tutto il mondo descrivono un mercato globale dei mirtilli dinamico in questo momento. I Paesi Bassi sono alle prese con una carenza costante, in particolare di mirtilli provenienti dal Perù e dal Sudafrica, che porta a prezzi persistentemente alti e a difficoltà per i fornitori. In Germania gli importatori devono far fronte a un calo significativo dei volumi, con conseguente raddoppio dei prezzi e passaggio a confezioni più piccole. La Francia registra una miscela di mirtilli peruviani e portoghesi, e prevede un aumento dell'offerta da Argentina e Marocco a dicembre. L'Italia ha assistito a raccolti cospicui di mirtilli in Emilia-Romagna, con un mercato attuale dominato dalle importazioni dall'emisfero meridionale. Il Sudafrica prospera in mezzo alla scarsità, capitalizzando l'alta domanda, mentre il Nord America attende un aumento dell'offerta dopo le interruzioni causate da El Nino.

Paesi Bassi: a causa della carenza, si prevede un livello di prezzi elevato a dicembre
Le ultime settimane sono state molto difficili per i fornitori, i commercianti e gli imballatori di mirtilli. I volumi provenienti dal Perù e dal Sudafrica sono stati insufficienti. Il mercato ha mantenuto una forte domanda, che ha portato a una bizzarra situazione dei prezzi per un periodo molto lungo. Mentre negli ultimi anni il prodotto sudafricano era qualitativamente inferiore a quello sudamericano, quest'anno la situazione si è invertita. Il Perù soffre poiché i mirtilli sono molto sensibili, mentre il Sudafrica è in grado di fornire bacche sode e dure. El Nino ha avuto un impatto molto forte sia sui volumi che sulla qualità, e si teme che questo si ripercuota sulle produzioni peruviane nelle prossime due stagioni.

"Quest'anno ha fatto prendere coscienza, soprattutto per la vendita al dettaglio, sul fatto che il prodotto non arriva di default quando si ordina - ha dichiarato un importatore olandese - Nelle prossime settimane assisteremo a un buon ingresso di mirtilli fino alla settimana 48-49, ma non abbastanza per rifornire l'intero mercato come siamo stati abituati a fare negli ultimi anni. I prezzi rimarranno alti, dal momento che si prevede una forte carenza anche per il mese di dicembre. Nel complesso, una situazione di mercato difficile che tiene tutti sulle spine e in cui tutti lottano per ottenere il meglio per i clienti e i coltivatori. Dovremo superare questo periodo insieme e ciò può essere fatto solo attraverso una buona comunicazione e una definizione dei prezzi molto equa nei confronti dei coltivatori".

Belgio: la carenza provoca prezzi molto alti
"Al momento lavoriamo soprattutto con mirtilli provenienti dal Perù. La varietà Sokoya - spiega un commerciante belga - Tuttavia, al momento sono molto costosi. Ci sono molte varietà morbide, che in realtà non possiamo vendere. Tutto ciò che ha a che fare con le bacche è molto costoso. Fino a poco tempo fa qui avevamo ancora tre varietà diverse, ma ora bisogna cercare un prodotto conveniente. Non c'è un'alternativa più economica, perché la qualità lascia molto a desiderare. Nonostante ciò, si vendono ancora abbastanza bene. La facilità d'uso dei mirtilli crea molta popolarità in questi tempi e se la qualità è buona, la gente è disposta a pagare".

Germania: gli importatori ricevono solo la metà dei volumi normali
A causa dei colli di bottiglia in Perù, la situazione dell'offerta sul mercato globale dei mirtilli è molto limitata attualmente. Rispetto all'anno precedente gli importatori stanno ricevendo solo la metà dei volumi solitamente importati, motivo per cui i prezzi sono raddoppiati. A causa della mancanza di quantità, i rivenditori tedeschi sono costretti a offrire prevalentemente confezioni più piccole, da 125 a 300 grammi, invece di imballaggi da oltre 500 grammi. Per compensare in qualche modo la carenza, quest'anno la stagione sudafricana sta iniziando relativamente presto. La merce è stata addirittura trasportata in aereo per anticipare la stagione. Lo stesso vale per i piccoli volumi provenienti dal Cile. Fino a gennaio 2024, quando Cile e Marocco saranno in piena attività, si prevedono carenze.

Francia: prodotto peruviano e portoghese sul mercato
Le due origini attualmente presenti sul mercato francese sono il Perù e il Portogallo. Sono presenti anche alcuni prodotti provenienti dall'Argentina, ma l'offerta di questa origine si intensificherà a partire da dicembre. A dicembre arriveranno sul mercato francese anche i mirtilli del Marocco. La domanda rimane "normale per questo periodo dell'anno", secondo un operatore.

Italia: rese abbondanti in Emilia-Romagna nel 2023
Positivo e in crescita il trend dei consumi di mirtilli in Italia. I dati mostrano un aumento dell'11% da parte delle famiglie italiane tra il 2021 e il 2022. La produzione italiana è terminata. Al momento, i mirtilli che si vendono nei supermercati italiani provengono prevalentemente dall'altro emisfero, come il Sudafrica, in vendita fra 16 e 20 euro/kg e confezionati nelle classiche vaschette da 125 grammi. Non mancano le promozioni: una catena di supermercati li offre a 1,99 euro a vaschetta.

Un importante produttore dell'Emilia-Romagna afferma che il 2023 sarà ricordato come un anno discreto nella sua zona. Le rese sono state abbondanti con oltre 2,5 kg per pianta. Le principali varietà sono Duke, Titanium e Megas Blues. Circa i prezzi, durante il periodo della raccolta terminata già diverse settimane fa, si è partiti molto bene anche all'ingrosso con oltre 7 euro/kg. Poi sono scesi fino a 5,50 - 6 euro quando le quantità presenti sul mercato erano più abbondanti. Nella vendita diretta, invece, è arrivato anche a 15 euro/kg per le migliori produzioni.

Spagna: la tempesta Bernard colpisce le coltivazioni spagnole
Le piantagioni di mirtilli precoci a Huelva sono ancora in fase di sviluppo. La tempesta Bernard, che si è abbattuta sulla provincia spagnola di Huelva alla fine di ottobre, ha causato danni significativi al settore dei piccoli frutti, interessando circa 2.000 ettari. Le improvvise raffiche di vento che hanno superato i 100 km/h hanno causato danni diffusi alle infrastrutture e direttamente alla produzione. Sebbene i lamponi siano stati il prodotto più danneggiato in quanto già in stagione, anche i mirtilli sono stati colpiti. Le piante di mirtilli sono più vigorose di quelle di lamponi o di fragole, ma le varietà più precoci, che quest'anno erano già in fase avanzata, saranno direttamente colpite e i volumi saranno ridotti. Al momento i mirtilli vengono importati principalmente dal Perù.

Sudafrica: situazione di mercato molto positiva
La situazione di mercato è davvero favorevole per i mirtilli sudafricani e a causa della carenza in Perù, che ha superato il picco di un raccolto molto ridotto, non ci si aspetta che i prezzi scenderanno presto.

"Le cose stanno andando molto bene per i mirtilli sudafricani", afferma una fonte del settore, sottolineando che tutti i mercati - Regno Unito, Ue, Medio ed Estremo Oriente - sono stabili.

La raccolta dei mirtilli nel nord del Sudafrica, rovinata dalle piogge, è terminata. Ora si è spostata nel Capo Occidentale e nelle prossime settimane è prevista una discreta quantità di frutti. I volumi esportati sono in ritardo rispetto all'anno scorso. Il Capo Occidentale non sembra avere un raccolto ridotto.

"I mirtilli hanno sofferto molto - dice uno spedizioniere - la pioggia ha reso le cose difficili, ma siccome in Europa i prezzi sono così buoni e il Perù è in calo, molti sono stati trasportati per via aerea per soddisfare la domanda".

In effetti, in questa stagione sono stati trasportati più mirtilli per via aerea che per via marittima, un ritorno alla situazione di qualche anno fa. Alla settimana 44 dell'anno scorso ne erano stati spediti per via aerea poco più di 3 milioni di tonnellate, mentre quest'anno sono state spedite quasi 5 milioni di tonnellate di mirtilli.

Al contrario, alla 44esima settimana del 2022 erano state spedite via mare 11,19 milioni di tonnellate, mentre quest'anno la cifra è di 4,6 milioni di tonnellate.

Nel frattempo i consumatori sudafricani si stanno godendo i mirtilli a buon mercato - 12 confezioni da 125 g per 3,25 euro in un punto vendita - ma il prezzo è destinato a salire, secondo un fruttivendolo.

Nord America: arriva l'offerta di cui si aveva bisogno
Finalmente i volumi di mirtilli stanno aumentando sul mercato nordamericano. El Nino ha colpito una quantità significativa di frutta peruviana che normalmente viene spedita negli Stati Uniti in ottobre-inizio novembre. Inoltre, il miglioramento dei mercati di Asia ed Europa ha attirato le spedizioni che normalmente sarebbero state destinate agli Stati Uniti. Tuttavia, i volumi verso il Nord America stanno migliorando e si prevede che si protrarranno fino a febbraio-marzo. L'Argentina ha iniziato le spedizioni a metà ottobre e le terminerà tra qualche settimana. Dal Cile sono già in arrivo volumi molto ridotti. Il rafforzamento dell'offerta inizierà nella seconda settimana di dicembre, fino alle festività. Anche il Messico sta spedendo mirtilli in gran parte verso le regioni del sud-est e del sud-ovest.

Nel frattempo la domanda è stata forte e i prezzi sono superiori di circa 15-20 dollari rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. In genere, in questo periodo dell'anno si assiste a un mercato molto ristretto, con un forte calo della domanda e dei prezzi man mano che le importazioni cilene aumentano e il Perù raggiunge il suo picco; quest'anno il calo è ancora previsto, anche se non così rapido e dilagante come in passato.