Dopo 42 anni di lavoro dedicato esclusivamente all'agricoltura, Salvatore Dell'Arte, laureato in scienze agrarie, è andato in pensione. Già nei mesi scorsi il professionista è stato sostituito da Giuseppe Buggea alla presidenza della storica OP Aurora di Pachino (SR) per dedicarsi alla sua vita privata. Anni trascorsi al servizio dell'orticoltura specializzata e al mondo della cooperazione, che gli hanno consentito di dare un significativo contributo al comparto.
Salvatore Dell'Arte
"Gli esordi sono stati all'insegna dell'innovazione - ricorda Dell'Arte - grazie alla fiducia accordatami dai fondatori della cooperativa, a partire dall'allora presidente Vincenzo Micieli, recentemente venuto a mancare, che mi accolse, assieme alla dirigenza di quegli inizi anni '90 del secolo scorso. Arrivai da giovane laureato per occuparmi degli aspetti tecnici lungo tutto il processo, dalla produzione alla lavorazione del prodotto: anni esaltanti, in cui la Sicilia dominava ancora le scene dell'orticoltura da serra e dei mercati in Europa".
"Alla fine degli anni '90, poi, sono stato scelto per fare il presidente della cooperativa, rivestendo quel ruolo fino ad alcuni mesi fa, quando sono andato in pensione - aggiunge l'ex presidente dell'Aurora - Certamente, come nella vita lavorativa di tutti, sono stati anni di sacrifici ma anche di enormi soddisfazioni che ho mietuto assieme alla squadra di persone che mi ha coadiuvato in tutti quegli anni".
Salvatore Dell'Arte, ex presidente, e Giuseppe Buggea, attuale presidente dell'OP Aurora
Il cambiamento del mercato orticolo e le conquiste maggiori
"Ho visto cambiare metodi di produzione, per andare verso una sempre maggiore attenzione nell'uso dei fitofarmaci e, dunque, al servizio della sostenibilità - sottolinea l'intervistato - Ho visto migliorare le condizioni dei lavoratori sia nei campi, sia nei magazzini. Come presidente della cooperativa, ho sempre cercato di mettere al centro l'uomo, prima ancora del profitto, ma queste conquiste si ottengono solo se alla base vi è un efficientamento dei processi e un solido fatturato. La svolta è avvenuta quando abbiamo fatto transitare la commercializzazione dell'Aurora dai mercati generali verso la GDO. Una delle prime catene con cui la Coop Aurora ha lavorato è stata la Coop Italia, che ci ha permesso di fare un salto di qualità enorme, con volumi schizzati da 4 miliardi di lire al doppio nel giro di pochi anni; quando ho lasciato la Coop, il fatturato era di 12 milioni di euro.
Cosa fa un ex-presidente iperattivo in pensione?
"Intanto voglio ringraziare, oltre ai miei collaboratori in azienda, i dirigenti di Coop Italia Mirco Mazzanti, Maurizio Brasina, Gianni Righi, Claudio Mazzini, Gianni Livigni e il mai dimenticato Roberto Fiammenghi. Mi scuso se involontariamente ho dimenticato qualcuno! Oggi mi dedico alla mia famiglia - risponde commosso Salvatore Dell'Arte - che mi ha supportato e sopportato in tutti questi anni, non facendomi mai mancare la serenità e la concentrazione sul lavoro, non ultima Laura: mia moglie speciale e amorevole".