In Tunisia, dopo il ciclo estivo, quando la siccità ha travolto i coltivatori e causato la perdita di quasi la metà dei volumi di pomodori, la situazione continua a complicarsi anche nell'attuale ciclo autunnale.
Selmi Mohameddhia, un agronomo tunisino, ha dichiarato: "A seguito dei volumi ridotti della scorsa estate e di conseguenza dei prezzi soddisfacenti, molti coltivatori hanno optato per i pomodori quest'autunno. Ma abbiamo avuto più caldo del solito. Ciò ha accelerato lo sviluppo dei pomodori in alcune regioni, e sono finiti sul mercato troppi volumi, mentre dovrebbero passare tre settimane tra una raccolta e l'altra".
"Inoltre, è ancora in vigore il divieto sulle esportazioni tunisine verso la Libia, un mercato che assorbe grandi quantità di pomodori tunisini. Di conseguenza, il mercato locale ha ricevuto troppi pomodori e i prezzi all'origine sono scesi da 1 dinaro (0,29 euro)/kg l'estate scorsa all’attuale 0,1 dinari (0,029 euro)/kg".
La siccità e il grave stress idrico hanno spinto il governo tunisino a vietare l’esportazione di alcune colture definite strategiche o di primaria importanza, come i pomodori, con ripercussioni anche sul mercato libico che dipende fortemente dal prodotto tunisino.
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