L'offerta di patate dolci dalla Carolina del Nord, lo Stato responsabile di due terzi della produzione statunitense di patate dolci, è diminuita significativamente in questa stagione. "Il raccolto si è ridotto di circa il 30-40% in superficie coltivata, il che si traduce in un calo della produzione del 30-40%", afferma Norman Brown della Wada Farms. "È una flessione mai vista prima".
Gli elevati costi di produzione hanno costretto i coltivatori a ridurre gli areali e a passare ad altre colture. Oltre alla minore superficie coltivata, il volume di produzione è stato anche colpito da un'ondata di freddo nella fase iniziale. "A causa del clima freddo, non abbiamo potuto trapiantare così presto come avremmo voluto. Il clima freddo è stato seguito da un periodo estivo molto secco", aggiunge Brown.
A causa della bassa fornitura, i prezzi hanno fatto un balzo notevole rispetto allo scorso anno. In questo momento, un cartone da 18 kg costa 19 dollari, mentre l’anno scorso lo stesso cartone veniva venduto a 14 dollari. "Non prevedo a breve un calo dei prezzi", dice Brown. "Siamo ora nel pieno del flusso di vendite della festa del Ringraziamento e stiamo assistendo a una buona movimentazione. Pertanto mi aspetto che i prezzi rimangano alti". Le patate dolci sono l’alimento preferito per la cena del Ringraziamento.
Tradizionalmente, le patate dolci statunitensi venivano esportate in Europa in grandi quantità. Tuttavia, negli ultimi anni, i Paesi europei hanno sostituito sempre più le patate dolci statunitensi con prodotti più economici importati da Paesi come l’Egitto. Inoltre, alcune nazioni europee stanno riscuotendo sempre più successo nella coltivazione del prodotto. Di conseguenza, i prezzi all’esportazione sono scesi e non sono stati favorevoli negli ultimi anni.
"In effetti, i prezzi interni sono stati più alti", sottolinea Brown. Con i rischi connessi alle esportazioni, molti coltivatori di patate dolci statunitensi si sono concentrati sempre più sul mercato domestico. "Ci concentriamo il più possibile sul mercato interno. In un anno caratterizzato da scorte ridotte e da un valore del raccolto giustamente elevato, i coltivatori statunitensi limitano i rischi della catena di approvvigionamento con l’esportazione e si concentrano sulla distribuzione interna per la stagione di stoccaggio del 2023".
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Norman Brown
Wada Farms
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