Dopo una campagna non proprio positiva in termini di vendite per i carciofi francesi, che sono arrivati a quotazioni di 0,80 euro per capolino, oltre un mese fa è iniziata la stagione dei carciofi della Puglia. "I quantitativi sono ancora limitati e il prodotto sta registrando un prezzo soddisfacente, anche perché al momento non c'è concorrenza di altre origini italiane (Sicilia e Sardegna, ad esempio) ed estere (Tunisia, Egitto)", dichiara Giuseppe Ventura de La Zucca Rossa, con sede al Centro Agro Alimentare di Napoli-CAAN.
"I prezzi sono abbastanza buoni: al CAAN parliamo di una media di 0,45-0,60 euro a capolino, a seconda della qualità. So però che nei mercati del nord Italia le quotazioni sfiorano i 0,70 euro a capolino. Negli areali pugliesi, le temperature ancora elevate e un lungo periodo di siccità hanno fatto ritardare la raccolta. I primi capolini, inoltre, appaiono di calibro inferiore. Dopo il 5 novembre i quantitativi di prodotto dovrebbero aumentare e registrare pezzature più grandi".
Secondo Ventura, le temperature autunnali vere e proprie ancora non si sono viste. "Nei giorni scorsi ha continuato a far caldo, ma i consumi di carciofo non ne hanno risentito più di tanto. Il prodotto è comunque richiesto. In Puglia è cominciato a piovere negli ultimi giorni, vedremo come cambierà la situazione. Di certo, a breve la Sicilia arriverà sui mercati e bisognerà comprendere le nuove eventuali dinamiche di vendita".
Il grossista sottolinea anche che con il clima asciutto, le vendite di zucca hanno registrato una decisa tendenza al rialzo, in termini di volume. "Termineremo con il prodotto nazionale almeno tre mesi prima rispetto al normale", conclude Ventura.
Immagini articolo fornite da Giuseppe Ventura