Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Raphaël Martinez, AOP Pêches et Abricots de France

Una panoramica sulla campagna della frutta estiva 2023

L'estate è giunta al termine e, con essa, la campagna delle drupacee. L'associazione di organizzazioni di produttori AOP Pêches et Abricots de France ha fornito una panoramica di questa campagna leggermente "anomala". Mentre il 2023 sembra essere “piuttosto soddisfacente” per le nettarine e le pesche, la campagna delle albicocche francesi è risultata molto più “eterogenea”.

Campagna delle albicocche “con luci e ombre”
All'inizio della stagione, le aziende agricole dei dipartimenti Bocche del Rodano, del Gard e della Drôme sono state colpite da forti grandinate, ma le perdite subite sono state in gran parte compensate, grazie alle condizioni meteo in Francia di fine primavera. I dati dovranno essere confermati, ma i volumi del raccolto sono stati superiori quasi del 25% rispetto allo scorso anno (a fine aprile, le stime per la Francia erano di 125.000 ton). Anche se le piogge di maggio hanno salvato parte del raccolto, “hanno comunque indebolito i frutti nella prima parte della stagione. Abbiamo dovuto attendere la fine di giugno per avere una produzione più soddisfacente, poiché il mercato si è aperto in condizioni tecniche complicate, con frutti di qualità molto eterogenea e danni causati dalle grandinate".

Va ricordato che la stima del raccolto europeo era di 500.000 tonnellate, leggermente inferiore al potenziale, a causa delle perdite in Emilia-Romagna. Spagna e Francia hanno mantenuto il loro potenziale, grazie alle piogge di maggio che hanno scongiurato la siccità.

Sul mercato, “il picco di produzione” tra fine giugno e metà luglio è stato “difficile da assorbire”, a causa della forte concorrenza della Spagna e della complicata situazione economica: basso potere d’acquisto, scontri e violenza urbana e maltempo. Sia i produttori sia i distributori hanno quindi deciso di unire le forze per rilanciare le vendite e “ripulire il mercato”: sono state organizzate numerose attività promozionali “con importanti agevolazioni sul prezzo, concordate tra produttori, agenzie centrali di acquisto e numerosi rivenditori”.

Due annunci apparsi sui giornali francesi hanno sottolineato la partnership tra i professionisti del settore, spingendo i distributori a promuovere l'origine francese a prezzi interessanti per i consumatori e aumentare così le vendite. Inoltre, Interfel ha organizzato una campagna di comunicazione per incentivare i consumi in un momento di crisi acuta. Questa mobilitazione generale ci ha permesso di ridurre rapidamente le scorte", spiega Raphaël Martinez.


L'organizzazione dei produttori continua a lavorare sul suo "Piano di qualità dell'albicocca", lanciato nel 2019, che si sviluppa su due assi: gli elenchi varietali, per aiutare i produttori a scegliere le cultivar con un alto potenziale di gusto, e l'indicatore di qualità dell'albicocca, per determinare il potenziale di qualità dei lotti al momento dell’imballaggio presso la stazione di spedizione. Questo lavoro è necessario perché "quando la qualità della nostra frutta è eterogenea, è difficile conquistare nuovi consumatori e incoraggiare gli acquisti ripetuti".

“Risultati abbastanza soddisfacenti” per pesche e nettarine francesi
Quest'anno le pesche e le nettarine francesi non hanno avuto molti problemi di qualità. "La stagione è iniziata più tardi rispetto a quella delle albicocche, quindi sono state meno colpite dal maltempo al momento della raccolta. Grazie a un “normale soleggiamento”, la qualità dei frutti è stata buona e omogenea. Solo i temporali di metà agosto, successivi all'ondata di caldo, hanno indebolito i frutti per circa 2 settimane, a fine stagione".

Come per le albicocche, le piogge di maggio hanno messo fine alle incertezze sul rischio siccità. Con livelli di produzione normali in Spagna, la fornitura europea ha probabilmente superato le 2.600.000 ton, ovvero quasi 300.000 ton in più rispetto allo scorso anno.

Quest'anno il mercato delle pesche e delle nettarine è stato difficile, ma non è stato mai compromesso. Nonostante un contesto economico difficile e condizioni meteo sfavorevoli per il consumo nel nord e nell'ovest della Francia, il mercato “è rimasto abbastanza equilibrato. Una vera impresa perché, dall'inizio della stagione, i grandi volumi provenienti dalla Spagna sono stati concorrenziali con la produzione francese. Tuttavia, nonostante le significative tensioni, quest'anno siamo riusciti a mantenere un flusso costante di vendite e il ritorno del bel tempo ha assicurato un’ottima domanda sul mercato, fino agli ultimi giorni della campagna".

Si prevede che la produzione francese di frutti piatti sarà in crescita
Le pesche piatte spagnole limitano ancora in modo significativo la presenza a scaffale di quelle francesi, ma la domanda per questo segmento è forte, in Francia, quindi la produzione interna dovrebbe gradualmente aumentare. Alcuni produttori hanno già fatto il grande passo (la Francia attualmente produce 5.000 tonnellate), e altri potrebbero presto seguirli. L'unico aspetto negativo riguarda i costi di produzione, più elevati in Francia, rispetto alla Spagna. "La produzione francese sarà in grado di competere con le pesche piatte spagnole solo occasionalmente, perché oltre al prezzo più basso e alle qualità gustative, la Spagna ne produce abbondanti volumi. Inoltre, non vi è alcuna garanzia che i rivenditori vogliano sostituire il prodotto spagnolo con le più costose pesche piatte francesi. Si spera che fattori come l'origine, i valori ambientali e il sequestro del carbonio nei frutteti facciano propendere per il frutto francese".

Una novità prevista per la fine del 2023 è il fatto che le pesche piatte spagnole verranno ora conteggiate separatamente. "Finora non si faceva distinzione fra frutti piatti e tondi, ma ora potremo sapere quanti ne importiamo ogni anno".

Per maggiori informazioni:
Raphaël Martinez
AOP Pêches et Abricots de France
Phone: +33 (0)6 09 98 38 09
[email protected]

Data di pubblicazione: