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Ortomercato di Milano: ancora un anno di passione

Procedono abbastanza speditamente i lavori all'Ortomercato di Milano per realizzare la nuova struttura e trasferire, gradualmente, tutti i grossisti nelle nuove aree. Il cronoprogramma prevede il trasferimento della metà degli operatori (almeno una cinquantina) entro il 22 aprile 2024, ma non tutti sono così fiduciosi.

Clicca qui per il fotoreportage!Lavori in corso all'Ortomercato di Milano

"Secondo me, in base ad analoghe esperienze vissute per la piattaforma logistica - afferma un grossista - il nuovo Ortomercato, e soprattutto il relativo allestimento, non potranno essere pronti prima di ottobre 2024, anche se sarei contento di essere smentito".

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Il trasferimento avverrà gradualmente nel 2024

Nel frattempo, i grossisti cercano ogni giorno di lavorare al meglio, anche se i capannoni sono piuttosto degradati e si rende necessario il trasferimento per quello che è uno dei mercati all'ingrosso più importanti d'Italia.

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Tommaso Tosi e Baldo Conti

Tommaso Tosi della ditta "Valentino Tosi" analizza l'attuale situazione: "Abbiamo passato un'estate con contrazione dei consumi, questo è innegabile. E, a causa dell'inflazione, le famiglie stanno molto più attente e cercano prezzi sempre più bassi. Noi grossisti abbiamo merce di qualità medio-alta, con la quale riforniamo negozi e ambulanti specializzati. Se i consumatori cercano prodotti più economici, e quindi di qualità inferiore, i primi a risentirne siamo noi grossisti e, a monte della filiera, i produttori che hanno ortofrutta di alta qualità".

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Salvatore Musso

Anche secondo Salvatore Russo della Masterfruit i consumi sono in calo di almeno un 20%. "Il costo alle stelle del gasolio incide per almeno 15 centesimi in più al kg rispetto a quando il carburante aveva prezzi più consoni. Packaging e carburanti influiscono in maniera pesante sul prezzo finale e, se un prodotto manca per via di eventi meteo avversi, il suo prezzo sale alle stelle".

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Secondo Musso, in questi giorni si sta assistendo al cambiamento di referenze: "I consumatori ora stanno cercando di più pere e mele, tipicamente autunnali, lasciando da parte angurie e meloni. Anche se le alte temperature degli ultimi giorni hanno contribuito a mantenerne più che discreti i consumi".