Nel 2022, il Giappone è stato il sesto importatore mondiale di frutta fresca, con circa un terzo dell'offerta interna. Gli Stati Uniti sono risultati il quinto fornitore di frutta fresca del Giappone, con il 5% del mercato.
Gli Stati Uniti sono stati il primo fornitore di limoni e ciliegie e il secondo di arance, pompelmi e kiwi. Il Giappone è stata la quarta destinazione di esportazione della frutta fresca statunitense. Il calo della produzione interna ha portato il Giappone a dipendere sempre più dalla frutta importata e si prevede che questa tendenza continui.
Nonostante il calo dei volumi, il valore complessivo della produzione di frutta fresca in Giappone è aumentato. Nel 2021 il valore totale ha raggiunto circa 8,8 miliardi di euro, con un aumento dell'11% rispetto al 2016. Ciò è dovuto principalmente al passaggio degli agricoltori a varietà di qualità superiore, destinate al mercato premium. Ad esempio, sebbene la produzione complessiva di uva sia diminuita tra il 2016 e il 2021, la produzione della varietà premium Shine Muscat è più che raddoppiata, passando da 992 ettari a 2.281 ettari, in risposta alla domanda dei consumatori.
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Fonte: fas.usda.gov