"Per l'inizio della campagna dei cachi nella regione Campania, bisognerà attendere fine settembre/inizio ottobre, con una partenza che avrà qualche giorno di ritardo. La stagione proseguirà poi fino a metà gennaio. Quest'anno, nella nostra regione si preannunciano volumi produttivi ridotti, ma è ancora presto per quantificarli". Queste le parole di Domenica Divano.

"Per il caco Tipo - spiega l'imprenditrice - il prodotto scarseggia un po', a causa dell'andamento climatico, infatti abbiamo registrato un'eccessiva cascola, forse dovuta alle piogge abbondanti cadute tra maggio e giugno. Anche per il Rojo Brillante, varietà più tardiva del caco Tipo, abbiamo riscontrato una forte cascola. Il caco Vaniglia, invece, manca anch'esso a causa delle piogge eccessive di aprile, per cui non si è verificata la giusta impollinazione affinché il Tipo diventasse Vaniglia. Questo sicuramente non depone a favore degli imprenditori che da anni operano solamente nel mercato del caco Vaniglia, perché non ci sarà prodotto, e quindi sarà un grosso danno economico. E' risaputo che, da un punto di vista imprenditoriale, puntare su questa referenza è molto rischioso, perché non dà la possibilità di fare previsioni sui volumi produttivi, quindi è difficile poter siglare impegni commerciali prima che cominci la campagna. Comunque, tutto sommato, in linea di massima, sia per il caco Tipo che per il Rojo Brillante, in campagna prodotto ce n'è a sufficienza".
"Sotto il profilo commerciale - dice in conclusione Divano - pur essendoci ancora molte incognite, ci aspettiamo una buona campagna, con quotazioni soddisfacenti, anche perché pare che in Emilia Romagna molto prodotto sia andato perso a causa dell'alluvione, e anche in Spagna sembra che non ci siano quantitativi troppo abbondanti".