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Aggiornamento a fine agosto 2023

Frutta estiva: situazione della produzione e dell'offerta in Italia

La campagna di pesche e nettarine a fine agosto è entrata ormai nella fase finale anche se il collocamento del prodotto non è ancora terminato e proseguirà per una parte del mese di settembre con le ultime varietà tardive. Al momento è quindi possibile delineare i tratti salienti che hanno caratterizzato quest'annata, ancora una volta atipica, tralasciando ovviamente le considerazioni relative alla fase conclusiva della campagna.

Un accenno all'offerta nazionale posizionata quest'anno su livelli tutt'altro che eccedentari: stimata in fase previsionale su poco meno di 420.000 tonnellate la produzione di pesche da consumo fresco (-4% rispetto al 2022), 62.000 tonnellate di percoche (-12%), 443.000 tonnellate di nettarine (-12%); nel complesso della specie i quantitativi si attestavano al -9% rispetto allo scorso anno.

Particolarmente impattanti quest'anno gli eventi climatici presenti sin dalla primavera, con gelate primaverili che hanno decimato le produzioni delle regioni settentrionali, Emilia Romagna in particolare, successivamente interessata anche dall'alluvione di metà maggio.

Diversi inoltre gli eventi estremi di notevole intensità che si sono succeduti durante i mesi estivi e che hanno interessato i diversi areali produttivi con inondazioni, grandinate importanti, trombe d'aria ecc. influendo sui quantitativi raccolti e/o sulla qualità del prodotto.

Inconsueto di conseguenza anche il calendario di raccolta caratterizzato nei diversi periodi da un'incidenza maggiore rispetto alle annate precedenti del prodotto meridionale, a causa degli ammanchi produttivi delle regioni settentrionali.

Le entrate di prodotto settimanali a livello nazionale si sono susseguite senza picchi produttivi importanti, con volumi più contenuti rispetto ad annate "normali" soprattutto nel mese di luglio.

L'inizio delle raccolte delle primissime varietà di fine maggio al Sud evidenziava, in generale, un ritardo nelle epoche di raccolta, rispetto al già tardivo 2022, poi in attenuazione grazie alle temperature elevate.

Diversa invece la situazione in Emilia Romagna con epoche di maturazione il cui ritardo iniziale è stato attenuato dalla scarsità di frutti, oltre che dalle temperature torride; raccolte inizialmente in linea col 2022 poi con un anticipo di maturazione via via più accentuato rispetto allo scorso anno; da fine giugno per una stessa varietà le epoche di inizio raccolta sono state molto prossime a quelle del Sud. Pressoché nella norma le epoche di raccolta del Piemonte.

Per quanto riguarda il collocamento del prodotto sulle diverse destinazioni, lo scorso anno i vari mercati, nel periodo medio-tardivo erano risultati abbastanza ricettivi rispetto al prodotto di origine italiana anche grazie alla minore offerta presente proveniente dalle regioni settentrionali della Spagna.

Quest'anno il mercato è iniziato un po' in sordina a causa della maggiore presenza di merce spagnola, anche se non sempre di qualità eccelsa.

La domanda è risultata attiva ma focalizzata principalmente sulle forniture più economiche dalla Spagna, a scapito del prodotto italiano a cui si è aggiunta, in qualche caso, la concorrenza della Grecia il cui prodotto rimane molto rappresentativo sui mercati dell'Est-Europeo.

In esportazione la richiesta è proseguita all'insegna della tranquillità per tutto il periodo; il collocamento del prodotto italiano è stato dedicato principalmente ai clienti abituali per la programmazione stabilita e per i volumi rimanenti si è cercato di selezionare le forniture per valorizzare al meglio il prodotto. Si conferma la maggior predilezione per le nettarine rispetto alle pesche.

Nella seconda parte della campagna l'offerta era rappresentata soprattutto da pezzature sostenute che si è cercato di riservare soprattutto al mercato interno, vista la domanda in esportazione per i calibri maggiori in padelle rimasta sempre modesta.

Per quanto riguarda le quotazioni, per tutta la campagna presenti elevate forbici di prezzo per la variegata gamma di clienti presente anche sulla stessa destinazione; da metà agosto riscontri positivi sui listini della merce da cestini, previa un'adeguata selezione delle forniture; abbastanza lineare invece l'andamento per i calibri maggiori in padelle con ampi intervalli di prezzo in funzione del cliente, della destinazione e della disponibilità di prodotto.

A fine agosto col calo repentino delle temperature e la crescente presenza negli assortimenti di prodotti autunnali come mele, uva e susine, la richiesta si è attenuta ma in linea con la disponibilità di prodotto decrescente.

Per le ultime settimane di commercializzazione auspicabile una maggiore fluidità sui mercati con riscontri positivi anche sui listini, anche se sarà improbabile il recupero degli ammanchi produttivi nelle zone maggiormente colpite dal gelo e dagli altri eventi climatici, a cui corrispondono però costi di produzione in ascesa negli anni.

L'andamento della campagna delle albicocche ricalca per molti tratti quella di pesche e nettarine.

A livello produttivo l'offerta nazionale è stata stimata a circa 203.000 tonnellate in flessione del 26% rispetto ai buoni livelli del 2022, +16% rispetto ai volumi minimi raggiunti nel 2020-21. Ammanchi produttivi accentuati causa gelo soprattutto in Emilia Romagna; seppur in calo rispetto al positivo 2022, meno significative le flessioni delle restanti regioni.

L'offerta, inizialmente rappresentata prevalentemente da calibri minori, è risultata come sempre in progressione, con prevalenza di pezzature sostenute da inizio luglio; disponibilità più regolare in termini di calibro invece da inizio agosto.

Esordio in parte ostacolato dalla persistenza di piogge durante il mese di maggio, ma poi in positiva evoluzione nel proseguo della campagna; in generale ricettivi i diversi mercati, segnale del buon apprezzamento per questa referenza, ma anche di un antagonismo molto più lieve rispetto a pesche e nettarine da parte di altri Paesi europei.

Favorevole lungo tutto l'arco estivo la richiesta di prodotto, ma sempre commisurata alle quotazioni, generalmente più fluida in presenza di attività promozionali. Durante tutta la campagna si è cercato di gestire al meglio l'offerta di ogni calibro tramite un'adeguata selezione delle vendite.

Maggiormente richiesta la merce da cestino che si è cercato di ottimizzare soprattutto dal punto di vista dei listini, da metà luglio in particolare visti gli scarsi quantitativi disponibili di calibri piccoli.

Abbastanza soddisfacente il posizionamento dei listini con accenni di miglioramento, previa selezione delle forniture, a partire da metà agosto.

In questi ultimi anni è molto difficile analizzare un andamento di mercato, quando sono i problemi produttivi ad influenzarlo più di ogni altra dinamica o capacità commerciale.

Sono già diversi anni che il gelo, la siccità ed eventi estremi sempre più frequenti vanno a comprimere l'offerta disponibile da una parte e ad influenzare negativamente la qualità.

A tutto ciò si aggiungono i costi di produzione che non si comprimono purtroppo in virtù della bassa produzione e i soliti problemi di carattere strutturale, la frammentazione, la concorrenza con la Spagna, che viviamo da tempo.

Fonte: CSO Italy per FreshPlaza.IT

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