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A colloquio con l'agenzia Laore

Un team di 200 esperti per contenere l'invasione delle cavallette in Sardegna

Minacciava anche l'ortofrutta l'invasione delle cavallette (Dociostaurus maroccanus) che negli ultimi anni ha interessato alcune province della Sardegna (come Nuoro, Sassari e Oristano - per un totale di 28 comuni), facendo registrare danni e disagi significativi in diverse aziende dell'isola. Quest'anno, però, l'infestazione non sembra sia stata di forte intensità, grazie ad una campagna di prevenzione, i cui risultati saranno ancora più evidenti nel 2024.

Nella foto a sinistra: deposizione delle uova. A destra, cavallette morte.

A parlarcene è Marcello Onorato dell'agenzia Laore Sardegna: "Un lavoro sinergico realizzato da una squadra di 200 operatori e tecnici, che hanno lavorato giorno e notte, in periodi anche festivi, per il monitoraggio degli sciami e la disinfestazione del territorio, con programmi di lotta puntuali e con l'utilizzo di strumenti innovativi e moderni di agricoltura 4.0. Su una superficie regionale complessiva di oltre 35mila ettari interessata dal fenomeno, ne abbiamo trattati solo 6mila, circoscrivendo i focolai che destavano maggiori preoccupazioni. Tutti sapevano come muoversi, tutti avevano un compito ben preciso. Le produzioni ortofrutticole suscettibili all'attacco delle locuste sono prevalentemente le orticole e gli agrumi".

Cavallette in volo

Sull'isola si è iniziato a trattare il 22 marzo, rispetto invece allo scorso anno, quando i primi interventi mirati venivano condotti il 27 aprile. "Abbiamo eseguito più di 4.000 trattamenti, a fronte dei 650 del 2022. Le soluzioni insetticide a bassa tossicità sono risultate efficaci, in particolar modo per le forme giovanili. Si sono viste molte meno cavallette, in Sardegna, già nella fase di ovideposizione. Altro strumento efficace per la lotta alle locuste è stato il coleottero variabilis mirabilis, che si nutre delle uova. Ora i produttori stanno eseguendo le lavorazioni del terreno per verificare il grado di parassitizzazione delle uova da parte degli insetti utili. Importanti sono stati anche gli interventi localizzati con deltametrina. Siamo molto soddisfatti del lavoro finora svolto, che ci auguriamo possa contribuire in modo notevole a contenere la proliferazione per il prossimo anno".