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Azienda calabrese

"Stimiamo una perdita di oltre il 50% della nostra produzione di avocado"

I cambiamenti climatici responsabili della perdita di intere produzioni di frutta in questa calda estate non hanno messo in ginocchio solo la filiera del bergamotto di Reggio Calabria, con la perdita dell’80% della produzione, ma anche quella di alcuni frutti esotici.

"E’ una leggenda metropolitana che i frutti tropicali ben si adattano alle temperature torride persistenti, prova ne è che eventi climatici estremi come quelli degli ultimi anni stanno rendendo difficoltosa la coltivazione di tali frutti nel sud Italia. Inverni molto miti, ma con improvvise gelate anche tardive e temperature d’estate oltre i 40 gradi con punte di 45 gradi, non sono certamente favorevoli. Proprio questi sono stati, nel 2023, i dati registrati dalla nostra capannina meteorologica aziendale". Così precisa Luca Siciliano, 34 anni, ex imprenditore digitale il quale, dopo la laurea alla Bocconi e alcune esperienze lavorative all’estero, ha deciso di vendere la sua attività a Milano per aprire un'azienda agricola in Calabria, dove coltiva agrumi e avocado.

L'azienda, denominata Il Porticato, è a conduzione biologica su circa 40 ettari. E' situata nel basso Ionio, in provincia di Reggio Calabria (Italy), ed è specializzata in agrumi certificati biologici: arance Navel, Tarocco e Valencia; mandarini, clementine, limoni (principalmente di varietà Femminello) bergamotto; oltre ad avocado di varietà Hass (periodo di inizio raccolta da dicembre in poi) e Bacon (inizio raccolta da fine ottobre).

Le piante di avocado, quest’anno, sono entrate nella fase di piena produzione.

Cascola dei frutticini di avocado

"Abbiamo registrato danni ingenti, quest'anno, con cascola e scottature sui frutti - spiega Luca Siciliano - A soffrirne, bergamotto e limoni verdelli, questi ultimi danneggiati proprio a ridosso della raccolta. La perdita della produzione di avocado - a seconda delle aree più colpite - si attesta intorno al 60/80%. I frutti residui che arriveranno a maturazione, si presentano di pezzatura medio-piccola".

In foto, bergamotto bruciato dal caldo torrido di fine luglio, con temperature che hanno toccato i 50 gradi centigradi.

"Di fronte a disastri di questo tipo, noi produttori ci sentiamo impotenti: infatti non ci sono soluzioni semplici per far fronte ai danni prodotti dal clima. Difendere le piante comporta un importante aumento degli investimenti e, di conseguenza, dei costi di produzione. A un giovane che decidesse di intraprendere questo percorso, suggerirei di accettare il fatto di vivere continuamente in balia di tantissime variabili, in primis i cambiamenti climatici".

Nel 2018, Luca Siciliano ha fondato Orteat.com, il touchpoint per il commercio online di frutta biologica che vanta tra i punti di forza un'offerta di frutti di standard qualitativi elevati, e la possibilità di effettuare ordini con declinazioni personalizzate di formato/spesa. Le aziende agricole bio associate condividono gli standard di salute, ambiente e lavoro entro cui si muove il produttore e che costituiscono i prerequisiti per entrare in Orteat: si tratta di una sorta di codice etico fondato sulla sicurezza del lavoro, con lavoratori regolarmente assunti e una giusta remunerazione alla produzione.

Orteat consente il contatto diretto tra produttori e consumatori e dunque permette di acquistare frutta fresca tracciabile e biologica senza intermediazione. Gli agricoltori affiliati, scelti con cura in base a una serie di criteri (certificazione biologica, condizioni di lavoro eque per il personale) raccolgono la frutta solo dopo aver ricevuto l'ordine, compongono la scatola e la inviano in modo che arrivi a destinazione entro 48 ore al massimo.

Per maggiori informazioni:
Luca Siciliano
Orteat Srl
20100 Milano- Italy
(+39) 392 2012933
[email protected]
www.orteat.com

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