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Settore a rischio, intervento di Danilo Tamisari

Assicurazioni: mancano 200 milioni di euro per coprire i premi del 2023

Recentemente, e in particolare a seguito degli eventi climatici avversi verificatisi negli ultimi mesi, il tema della gestione del rischio in agricoltura è diventato centrale nell'agenda politica e tra gli operatori del comparto. Opinione condivisa è pertanto diventata il rafforzamento del sistema assicurativo e l'aumento dei fondi comunitari da destinare alle programmazioni poliennali della gestione del rischio.

"In tale ottica – esordisce Danilo Tamisari, presidente sezione Frutticoltura Confagricoltura Ferrara - infatti, a partire dal 1 gennaio 2023 il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF) ha istituito l'introduzione nel sistema di gestione del rischio in agricoltura di una copertura mutualistica di base (AgriCAT), estesa a tutte le aziende agricole percettrici di pagamenti diretti, contro i danni alle produzioni agricole causati da eventi atmosferici di natura catastrofale (gelo e brina, siccità, alluvione)".

Questa tipologia di copertura si affianca agli strumenti già disponibili, tra i quali prioritariamente ricordiamo quello delle polizze agevolate che godono di un'agevolazione sui premi corrisposti dagli agricoltori nella misura fino al 70%, percentuale che ha sempre trovato puntuale riscontro nelle erogazioni ministeriali.

"Ovviamente gli agricoltori anche per il 2023 si sono assicurati in primavera e, come sempre, hanno stipulato polizze con l'aspettativa di ottenere l'agevolazione del 70% sui premi corrisposti. Il giorno 27 luglio 2023 si è tenuto un incontro organizzato dal MASAF, che ha visto al tavolo la partecipazione da una parte ISMEA e del Ministero, e, dall'altra le associazioni di categoria quali rappresentanti dei Consorzi di Difesa dove gli agricoltori sono associati" precisa Tamisari.

In occasione dell'incontro, il Ministero ha informato i presenti del fatto che, con riferimento all'annualità 2023, le dotazioni finanziarie del contributo per le polizze agevolate (previste dal regolamento UE 2115/2021, Art. 76) risultano insufficienti (annualità 2023-2027). Mancherebbero di fatto circa 200 milioni per garantire il contributo nella percentuale del 70%, come indicato dal Piano di gestione dei rischi in Agricoltura uscito in data 8 febbraio 2023.

"Al tavolo sembra si sia discusso, fra le varie opzioni, sulle modalità tecniche di come effettuare una riduzione del contributo spettante agli agricoltori, i quali, tuttavia, hanno già sottoscritto le polizze e, in molti casi, hanno paradossalmente già concluso la raccolta delle produzioni assicurate. Si fa presente che un'eventuale riduzione della contribuzione, così come paventata, porterebbe ad un aumento del costo assicurativo per gli agricoltori anche del 100%, rendendo di fatto le polizze non più sostenibili all'interno del bilancio aziendale".

E continua Tamisari: "Gli agricoltori assicurati si auspicano, pertanto, che la discussione di questo tavolo di lavoro, che tornerà a riunirsi a settembre, sia finalizzata a richiedere lo stanziamento di nuove risorse alla politica al fine di reperire i fondi mancanti. I cambiamenti climatici di cui tutti parlano e di cui tutti sono responsabili colpiscono in modo gravissimo solo gli agricoltori. Sembra assurdo che questi siano gli unici a doversi caricare di tutti gli effetti negativi conseguenti".

"Spero, come tutti gli agricoltori, che la volontà di rafforzamento del sistema assicurativo in agricoltura, così come delineata storicamente dal Ministero, non venga meno" conclude il presidente.

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