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Per i prodotti preconfenzionati venduti in Regno Unito

Dal 1° gennaio 2024 sarà obbligatorio dichiarare nome e indirizzo dell'importatore in etichetta

Per quanto riguarda il settore del food&beverage, a partire dal 1° gennaio 2024 sarà obbligatorio includere nell'etichetta degli alimenti preconfezionati e venduti nel Regno Unito il nome e l'indirizzo dell'importatore o dell'operatore del settore alimentare, il quale deve essere registrato e avere una presenza fisica nel Paese. Questa informazione è stata recentemente pubblicata da alcune autorità FSA locali e indirettamente riferita dal professore Giampiero Cavallaro, consulente in scienze e tecnologie alimentari presso Foodstandard.it di Londra, durante un webinar su Brexit e scambi internazionali, organizzato da ARcom formazione.

Secondo Cavallaro, salvo ulteriore proroga, l'FBO (food business operator) dovrà garantire il rispetto dei requisiti normativi nel settore, assicurando la precisione delle informazioni alimentari sull'etichetta del prodotto destinato ai consumatori britannici. L'indirizzo fisico dell'operatore del settore alimentare fornito in etichetta è essenziale per gestire la conformità nel mercato britannico e affrontare eventuali reclami, contestazioni e richiami. L'indirizzo deve essere valido per il contatto diretto, immediato ed efficace, e per ricevere avvisi dalle autorità competenti.

Cavallaro ha spiegato che queste regole si applicheranno ai prodotti messi in confezione prima della vendita e che non possono essere modificati senza aprire o sostituire l'imballaggio. Tali requisiti valgono anche per il commercio B2B, specialmente quando i prodotti preconfezionati sono destinati prima all'Horeca e poi ai consumatori finali senza somministrazione, quindi mantenendo il packaging originale.

"Le aziende produttrici che vendono direttamente a servizi di ristorazione o negozi, sia in modo tradizionale che attraverso piattaforme online, devono considerare le prospettive future di gestione aziendale. Per adattarsi alle nuove regole, potranno valutare diverse opzioni, come l'apertura di una filiale in UK oppure la nomina dell'importatore o venditore stabilito nel Regno Unito che immette sul mercato tale prodotto alimentare".

In vista della scadenza, autorità UK quali l'FSA di Newry, Mourne and Down consigliano di prepararsi in anticipo.

Etichettatura di frutta e verdura
Per i mix di frutta e verdura venduti in Gran Bretagna, è possibile continuare a fare riferimento a "Ue" e "non Ue", quando l'etichetta non elenca i singoli Paesi d'origine, fino al 31 dicembre 2023. A partire dal 1° gennaio 2024, si dovrà usare "non-UK" o "UK e non-UK" quando l'etichetta non elenca i singoli Paesi di origine.

Prodotti alimentari surgelati
Per i prodotti alimentari surgelati immessi sul mercato britannico, è possibile continuare a utilizzare un indirizzo Ue fino al 31 dicembre 2023. Dal 1° gennaio 2024, l'imballaggio, il contenitore o l'etichetta dei prodotti alimentari surgelati, venduti in UK, devono includere il nome o la ragione sociale e l'indirizzo del produttore o del confezionatore o di un venditore stabilito nel Regno Unito, che immette sul mercato tale prodotto alimentare.

Per maggiori informazioni:
www.ice.it/it/mercati/regno-unito/desk-assistenza-brexit-0
www.foodstandard.it