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Danni da fauna selvatica, due le soluzioni efficaci per prevenire l'invasione nelle coltivazioni

Fra gli animali selvatici, i cinghiali sono forse quelli più incontrollabili e pericolosi per l'agricoltura, in quanto devastano le colture e di conseguenza causano ingenti perdite economiche per le aziende. Attualmente, la situazione sembra essere fuori controllo in molte regioni italiane: l'incremento annuale di una generica popolazione di cinghiali è stimato fra il 220% e il 360%, generando così il problema della sovrappopolazione di questi animali nelle campagne, in considerazione anche delle loro abitudini alimentari e dell'elevata adattabilità della specie agli ambienti in cui vivono.

Prevenire un'invasione di cinghiali è dunque diventato fondamentale, per gli imprenditori agricoli. Occorre tenere presente che si tratta di animali estremamente forti e abilissimi a scavare: se dovessero trovarsi di fronte a semplici recinzioni, sarebbero facilmente in grado di passarvi al di sotto oppure di scardinarle, grazie alle loro zanne ed al loro grifo. Arrivati a destinazione, impiegherebbero poco tempo per distruggere un campo coltivato.

A tal riguardo, il team di Perfarelalbero ha selezionato due soluzioni efficaci, come strategia di prevenzione contro l'invasione da cinghiali: l'utilizzo di repellenti e le recensioni elettriche. "Scegliere l'una o l'altra opzione dipende da quali sono i bisogni da soddisfare. Negli ultimi anni, in moltissimi si sono affidati a noi per chiederci soluzioni capaci tenere i cinghiali lontani dalle proprie produzioni", ci spiegano dall'azienda.

Ad esempio, l'agricoltore Vittorio Labollita ha sperimentato il repellente Out Cinghial (Chemia), il quale, creando una vera e propria barriera olfattiva, ha un effetto disabituante verso l'animale: "In questi ultimi anni, mi è capitato molto spesso di vedere cinghiali aggirarsi vicino alle mie coltivazioni di uva e agrumi. Siccome ho un appezzamento mediamente ampio, non volevo rischiare di perdere tutto il raccolto, ma le superfici coltivate non erano tali da pensare di installare una vera e propria recinzione. Il repellente Out- Cinghiali è stata una valida alternativa. Ho evitato di cospargerlo nei giorni di pioggia e solo dopo essermi assicurato dell'assenza di immediate precipitazioni".

La soluzione del repellente ha comunque un tempo di efficacia limitato (circa 1/2 settimane) e i suoi effetti tendono a ridursi in caso di pioggia o irrigazione del terreno. Pertanto, se si dovesse disporre di ampi appezzamenti di terreno e con una consistente quantità di raccolto, allora sarà necessario utilizzare una vera e propria installazione che sia duratura nel tempo, come le recinzioni elettriche.

A fornirci qualche informazione sul funzionamento dei recinti è Salvatore Valicenti, tecnico di Perfarelalbero: "In catalogo, abbiamo i recinti elettrici marchiati Lacme, azienda francese che vanta un'esperienza nel settore lunga più di 50 anni. L'impulso elettrico della recinzione si propaga dall'elettrificatore attraverso i collegamenti e i fili, alla ricerca di tutti gli eventuali percorsi di ritorno possibili verso la presa di terra. Una volta che il cinghiale avrà toccato la recinzione, verrà attraversato dall'impulso fruibile in quel determinato punto, ricevendo una scarica elettrica che non gli causerà eccessivo dolore. La scossa ha la sola funzione di creare per l'animale un'associazione immediata tra il filo/nastro e la sensazione di dolore da evitare. Così, più il filo sarà visibile, maggiore sarà la protezione garantita sul perimetro da salvaguardare".

Un ulteriore accorgimento per rendere il recinto molto più funzionale ha a che vedere con il colore da utilizzare per i fili della recinzione. Secondo studi internazionali, è stato dimostrato come la visione animale sia migliore rispetto a quella umana nella percezione dei colori blu, viola e ultravioletti. "L'immediata associazione del filo alla paura dell'animale per una possibile scossa, unita al colore blu chiaramente visibile al cinghiale, sarà una strategia funzionale per tenerlo lontano dai campi", afferma Valicenti.

"Un altro fra gli elementi fondamentali della recinzione Lacme è la presa di terra, perché un suo sottodimensionamento può ridurre le prestazioni dell'elettrificatore. E' importante innaffiarla al momento dell'installazione e anche nei periodi di siccità. In questo modo, l'acqua, scendendo in profondità, aumenterà la conducibilità elettrica del terreno".

Tra i tanti agricoltori che si sono affidati a Perfarelalbero per limitare la presenza massiccia di cinghiali nei campi, troviamo Vittorio Righetti, un imprenditore veneto che ha acquistato sia la recinzione elettrica sia le varie componenti aggiuntive, come guaine per evitare possibili rischi di scintille, pali, isolatori isobar e il tester di tensione digitale. "Ho svariate colture e da quattro anni ho avuto a che fare con diverse invasioni di cinghiali, che mi hanno provocato gravissime perdite. Ora il problema è sotto controllo. Grazie al tester sono riuscito a individuare alcune perdite di tensione, seguendo semplicemente la direzione indicata dalla freccia sullo schermo. Per maggiore sicurezza e per proteggere il mio elettrificatore, ho acquistato anche un parafulmine per indirizzare i fulmini direttamente nel terreno e fare in modo che la loro scossa non lo danneggiasse. Mi sento davvero più tranquillo da quando ho installato la recinzione elettrica. Pur vivendo in Veneto, quando ho avuto problemi con alcuni pezzi aggiuntivi, i tecnici di Perfarelalbero sono stati veloci nella riparazione e sostituzione".

Quella dei cinghiali resta una tra le tematiche attuali più calde e più preoccupanti per gli agricoltori, che si trovano molto spesso con i raccolti distrutti. Per questo il team di Perfarelalbero continua ad aggiornarsi per offrire le soluzioni più innovative ed efficaci, oltre che il supporto tecnico necessario.

Per maggiori informazioni:
Perfarelalbero
Via lido 13
75025 Policoro
(+39) 392 8081522 - 329 7407677
info@perfarelalbero.it
perfarelalbero.it
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