Agrobiodrom, azienda di produttori specializzati in ortofrutta biologica, ha iniziato lo scorso 8 giugno la raccolta delle pesche. Quest'anno la campagna è stata caratterizzata da condizioni meteo particolarmente avverse, e il colpo finale per alcuni coltivatori sono state le grandinate del 13 luglio.
"Finora, la raccolta delle pesche è stata influenzata principalmente dalle temperature stagionali inferiori alla media, che sono poi diventate decisamente fredde, più simili a quelle di marzo che di maggio. Poi è arrivato il vento del sud, che ha aumentato notevolmente la velocità di maturazione dei frutti. Abbiamo avuto anche delle forti piogge, circa 30-40 mm che sono caduti tutti insieme due o tre volte durante la stagione, influenzando nuovamente la qualità dei frutti. Abbiamo quindi dovuto effettuare un'importante attività di selezione per preservare la qualità migliore. Alcuni coltivatori sono stati duramente colpiti dalla tempesta di grandine durante la settimana del 14 luglio, perdendo l'intero raccolto", spiega Eric Kabouny, presidente di Agrobiodrom.
La situazione è stata particolarmente difficile per questi produttori, avendo perso un intero anno nel giro di poche ore. "La situazione era già brutta, ma questo è stato il colpo di grazia. Per i coltivatori che non sono assicurati è molto complicato, soprattutto perché la tempesta di grandine è caduta quando l'80% della produzione era ancora sugli alberi".
Foto credit: Agrobiodrom
Valle del Rodano: bacino storico di produzione delle drupacee
Questo è solo un altro duro colpo per l'azienda che sta cercando di mantenere la produzione di drupacee nella regione. "Anche se ora le drupacee vengono prodotte maggiormente nel sud della Francia, in Spagna e in Italia, storicamente la Valle del Rodano è stata uno dei principali areali. Stiamo cercando di garantire che ci siano ancora produttori di pesche e nettarine nelle nostre regioni, incoraggiando i giovani produttori a rilevare i frutteti, ma non è facile. Anche se coltivare questo frutto è una sfida, per me le pesche rimangono uno dei prodotti estivi più gustosi di sempre".
Foto credit: Agrobiodrom
Prezzi di vendita inferiori da 0,80 a 1 euro rispetto all’anno scorso
Per quanto riguarda i consumi, il mercato purtroppo non è molto dinamico. "Seguo il mercato delle pesche e nettarine biologiche da oltre 30 anni e da tempo non vedevo prezzi così bassi. Stiamo vendendo a prezzi inferiori da 0,80 a 1euro rispetto allo scorso anno. Ciò è dovuto sicuramente al maltempo che non favorisce il consumo di questo frutto estivo, ma anche alla crisi che colpisce il settore biologico. In generale, i nostri prezzi per la maggior parte dei prodotti biologici, sono particolarmente bassi".
Foto credit: Agrobiodrom
Agrobiodrom produce circa 200 ettari di peschi, ma l'azienda offre anche una gamma molto ampia di frutta e verdura 100% biologica. Questo gruppo di produttori fornisce dal 1990 albicocche, ciliegie, piccoli frutti, lattuga, verdure da ratatouille e fichi. L'assortimento si è gradualmente ampliato fino a includere frutti esotici, che l'azienda matura autonomamente.
Per maggiori informazioni:
Eric Kabouny
Agrobiodrom
[email protected] / [email protected]