Parte la campagna di divulgazione e prevenzione contro la minaccia del batterio Huanglongbing (HLB), coordinata dal Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, con il sostegno delle organizzazioni di categoria, delle università di Catania e Palermo e di altri soggetti pubblici e privati.

Il batterio, noto anche come Citrus greening, è la più grave emergenza fitosanitaria che minaccia l'agrumicoltura mondiale, che ha già distrutto milioni di piante in paesi extra europei: dagli Stati Uniti (Florida, California) alla Cina e al Brasile; adesso sta minacciando anche l'Europa. L'insetto-vettore che trasmette la malattia (batteri floematici delle specie Candidatus Liberibacter spp) è già presente, infatti, in Spagna, Portogallo ed in Israele, ma non ancora nel bacino Mediterraneo.

"E' possibile, però, che nel giro di qualche anno arrivi anche il batterio - avvertono gli organizzatori della campagna - ed è necessario non arrivare impreparati, come accaduto con il virus Tristeza".
La campagna di prevenzione (vedi locandina qui accanto o clicca qui per ingrandire) partirà subito in tutta la Sicilia, con la distribuzione di manifesti informativi su tutto il territorio agrumetato a cura delle parti coinvolte nel progetto, e in particolare delle associazioni di categoria regionali, che li invieranno alle loro sedi territoriali per raggiungere capillarmente i produttori di agrumi, loro associati. Tra gli aspetti da sottolineare, l'importanza di acquistare solo materiale vegetale certificato, ricordando come il regolamento UE vieti l'introduzione da Paesi terzi di piante e semi del genere Citrus, Poncirus e Fortunella, di loro ibridi e di piante della famiglia delle Rutacea, utilizzate a scopo alimentare o ornamentale; la necessità di un monitoraggio dello stato fitosanitario dell'agrumeto e la pronta comunicazione al Servizio Fitosanitario l'eventuale presenza dei vettori.
All'incontro, che ha dato l'avvio alla campagna di comunicazione, erano presenti: Federica Argentati, presidente Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, Graziano Scardino, presidente Cia Sicilia, Alessandra Gentile, docente Unict, Silvia Di Silvestro, responsabile Crea, Centro di ricerca olivicoltura frutticoltura e agrumicoltura, Sebastiano Vecchio e Filadelfo Conti del Servizio Fitosanitario regionale, Salvatore Marino, delegato Confagricoltura Sicilia, Luciano Ventura, direttore di Confcooperative Sicilia, Salvatore Davino UniPA, Placido Manganaro, presidente Fruit Imprese Sicilia, i Consiglieri del Distretto Agrumi, Renato Maugeri e Giuseppe Di Silvestro.
Federica Argentati
"Un'operazione di sistema molto importante - ha sottolineato Federica Argentati - che mira da un lato a sensibilizzare i produttori sul pericolo che incombe sugli agrumeti siciliani, senza tuttavia creare allarmismi, e fornire informazioni utili; dall'altro, a lanciare un appello ai governi regionale e nazionale per predisporre immediatamente un piano di contingenza contro l'HBL, come se fosse un piano pandemico, ascoltando la ricerca da un lato, e le imprese dall'altro". A questo scopo, il Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia con i rappresentanti delle associazioni e degli enti di ricerca ha concordato di organizzare, il prossimo 27 ottobre a Catania una giornata di approfondimento e di confronto con le imprese e le categorie.