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Dal Sarrabus

Cascola delle clementine in Sardegna, parla un altro produttore

Crediamo meritino particolare visibilità le testimonianze di agricoltori danneggiati dagli effetti del cambiamento climatico, come quelle degli agrumicoltori sardi recentemente colpiti da una significativa cascola dei frutticini di clementine (cfr. articolo correlato).

Durante le nostre chiacchierate con gli imprenditori agricoli, il loro dispiacere è palpabile, poiché reduci da un intero anno di lavoro e di sacrifici, che alla fine si dimostrano quasi inutili.

Adriano Solinas, produttore del Sarrabus (Sardegna sud orientale), danneggiato dal fenomeno, ci spiega: "Sulle mie 1.200 piante di Clementine Comune e Hernandina non si fa molta fatica a contare tutti i frutticini verdi rimasti; eppure abbiamo messo in atto, come facciamo di consueto, tutti i suggerimenti e gli accorgimenti agronomici. A rimanere sulle piante sono solo i frutti della prima fioritura. Ora la cascola sembra si sia arrestata".

Solinas continua a investire nella concimazione fogliare a base di calcio, estratti di alghe e nell'irrigazione costante ed equilibrata. "Noi produttori - riprende - siamo costretti a intervenire ancora, se vogliamo salvare quel poco che è rimasto, nonostante siamo consapevoli che tutto ciò farà lievitare i costi di gestione su un impianto che già in partenza sappiamo essere poco conveniente; ma la soddisfazione nello svolgere il proprio lavoro non deriva solo dal fattore economico".

L'imprenditore agricolo ci ha confessato di essere anche preoccupato per ciò che potrebbe accadere al momento della raccolta. "Poco importa agli operatori se quest'anno fattureranno di meno, se le rese per ettaro saranno più che dimezzate e se si spenderà più del necessario per portare avanti il raccolto. Ci sarà altro prodotto, magari proveniente dall'estero e a prezzi più bassi, da dover commercializzare. Il prezzo diventa l'unico fattore di scelta, con tutte le conseguenze che tali circostanze economiche potrebbero generare per il comparto, portando una riduzione della percezione del valore del prodotto".

È stata una primavera anomala, sul fronte climatico, con tutta una serie difficoltà per gli agricoltori. In agrumicoltura, la cascola è fisiologica, ma le piogge incessanti, le temperature altalenanti e la ventosità più alta del previsto in Sardegna sembrano aver accentuato il fenomeno.