E' entrata nel vivo la raccolta delle angurie da parte dell'azienda Geofur, che ne coltiva quasi 60 ettari fra i comuni di Ostiglia (Mantova) e Melara (Rovigo). Il mercato in questo momento è molto recettivo, anche perché le quantità in gioco non sono elevate.
Produzione Geofur. La coltivazione avviene sia in pieno campo che sotto copertura
"Per quanto le rese siano inferiori del 30% circa rispetto a un'annata normale - esordisce Cristiana Furiani di Geofur - riusciamo comunque a ottenere una discreta Plv-produzione lorda vendibile grazie a prezzi soddisfacenti. Dalla nostra parte inoltre abbiamo una qualità organolettica molto elevata, supportata dal °Brix, che testimonia un'elevata concentrazione di zuccheri e sostanza secca".
Cristiana Furiani
A Melara, Geofur possiede uno stabilimento di conferimento con impianto per la spazzolatura, calibratura ed etichettatura delle angurie. "Così il tutto avviene entro poche ore dalla raccolta e la spedizione veloce garantisce la qualità".
Le angurie di Geofur prendono la via della Gdo italiana (80%) e dell'estero (20%). Le nazioni più recettive sono Austria, Germania, Svizzera, Polonia. La produzione di angurie è una tradizione dell'azienda, anche se in genere l'impresa viene associata solo alla più conosciuta produzione di radicchio.
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La patina bianca (a destra) è caolino, prodotto naturale distribuito in campo per evitare scottature e favorire una lenta maturazione
"Grazie anche alla scelta varietale ponderata e alle tecniche di coltivazione - conclude Furiani - otteniamo un prodotto con pezzatura fra 8 e 16 kg, molto richiesto anche per la vendita a fette già tagliate nei supermercati. Le nostre varietà sono Crimson, Sentinel e Dumara".
Per maggiori informazioni
OP Geofur
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37045 Legnago (VR)
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www.geofur.it