“Non si è trovata ancora una quadra per fissare un prezzo equo per il pomodoro da industria tra parte agricola e parte industriale. In linea di massima, ci si attesterà comunque, per i contratti di fornitura, intorno ai 15 centesimi al chilo per il tondo e 16 centesimi al chilo per il lungo. Pertanto, rispetto alla campagna 2022 le quotazioni saranno un po' più alte - sia per il lungo sia per il tondo di - di 10 cent/kg. Il segmento del biologico prevede una quotazione superiore del 30% rispetto al pomodoro convenzionale”. Così Umberto Todisco, presidente di A.P.O.M. (Associazione di Produttori Ortofrutticoli Meridionali) e ideatore del marchio Rare Bontà.
Umberto Todisco, presidente di A.P.O.M. (Associazione di Produttori Ortofrutticoli Meridionali) e ideatore del marchio Rare Bontà
Nei suoi 20 anni di storia, A.P.O.M si è evoluta grazie a un team capace di interpretare le esigenze di un mercato sempre più esigente, consapevole che, per crescere, c'è bisogno di qualità e servizio. La produzione di pomodoro derivante da 1.000 ettari di coltura dedicata si attesta mediamente intorno a 120mila ton, sia da agricoltura biologica che convenzionale: l'80% del pomodoro lungo viene coltivato nella Capitanata (Puglia) e il 20% in Campania, cui si aggiungono i formati speciali (datterino e pomodorino Corbarino), commercializzati a marchio Rare Bontà.
“Il made in Italy è sempre garanzia di qualità, pertanto all'estero il nostro pomodoro rappresenta la buona cucina mediterranea. E’ in questa direzione che è nato il marchio dei trasformati Rare Bontà con una linea premium lavorata artigianalmente con materia prima tipica della nostra biodiversità: pomodorino Corbarino, San Marzano Dop e pomodoro Piennolo del Vesuvio. L’obiettivo è valorizzare l'identità tipica del territorio, la tradizione e il gusto dei prodotti che identificano l'Agro Nocerino Sarnese, una delle zone più fertili e produttive del nostro paese”.
Tra i prodotti che maggiormente identificano la linea Rare Bontà, c'è la passata lavorata esclusivamente con il solo pomodorino Corbarino in vaso di vetro: la scelta ideale per la preparazione di un semplice piatto di pasta. Inoltre, i pomodorini Corbarino essiccati semi-dry, disponibili nei formati da 225, 400 e 560 grammi. La qualità è il punto cruciale di tutta la filiera, e deriva anche dai tempi richiesti tanto per la lavorazione manuale in campo quanto nei vari processi di trasformazione, a partire appunto dalla pelatura a mano dei pomodori.
“Sul piano commerciale, vanno a rilento i piccoli formati retail a differenza dei formati maxi, richiesti dal settore del food service. Una questione difficile da capire, perché se la crisi morde e le famiglie non acquistano il pomodoro al supermercato come è possibile che poi possano permettersi di spendere per andare al ristorante?"
"Sul fronte agricolo, invece, non credo ci saranno maggiori volumi rispetto alla campagna precedente perché il clima, tra piogge e grandinate, ha ritardato di molto i trapianti che per esempio in alcuni areali non sono ancora conclusi. Pertanto sarà sempre e fino all'ultimo il fattore clima a determinare gli esiti di questa campagna che si preannuncia lunga, considerato che fino ad agosto non avremo abbondanza di materia prima".
"La speranza - conclude Umberto Todisco - è che non si ripeta il quadro della campagna scorsa: ci aspettavamo una produzione ottima, che poi si è rivelata sottodimensionata rispetto alle aspettative. Le elevate temperature hanno compromesso le rese per ettaro e i calibri, con bacche medio-piccole. Per il pomodoro da industria, per esempio, in alcuni campi ci si aspettava un raccolto di 1.200 ton, e invece si sono avute minori rese, quantificabili in 900 tonnellate”.
Per maggiori informazioni:
Umberto Todisco
Rare Bontà
Via dei Goti, 234
84012 Angri (SA)
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Web: www.rarebonta.it