Un confronto dentro la filiera e una panoramica degli strumenti disponibili per reagire ai cambiamenti odierni e per valorizzare il prodotto siciliano. Questi gli elementi che hanno arricchito i contenuti di un convegno al servizio del comparto produttivo e della filiera intera, svoltosi nei giorni scorsi a Vittoria (RG), presso la sede della Promo.Ter Group SpA, ma organizzato e voluto da Rijk Zwaan Italia.
Import - export, lo scenario europeo
I lavori hanno fatto emergere come guardare al futuro, partendo da soluzioni concrete, affidabili e sostenibili, senza escludere nessuno degli attori. Un approccio non solo auspicabile, ma che è diventato imprescindibile alla luce dei cambiamenti in arrivo, con le nuove regole europee che prevedono di ridurre l'uso di fitofarmaci del 50% entro il 2030.
Da sx: Occhipinti, Brasina, Ottaviani, Zangari (in piedi)
Per il comparto produttivo della melanzana, le varietà "easy setting" (che cioè non richiedono ormonatura, ma che vengono prodotte mediante l'ausilio di insetti utili - ndr), costituiscono una valida risposta alle nuove sfide del mercato, già fin troppo influenzato dal lievitare di costi di produzione e manodopera, peraltro sempre più introvabile. Tutela ambientale, etica e salubrità, inoltre, sono elementi decisivi in fase di acquisto e devono risultare chiaramente in etichetta.
Rodolfo Occhipinti
"La produzione italiana ammonta a 2700 ettari - ha detto Vincenzo Zangari, Sales Representative Sicilia Ovest – di cui un terzo circa si concentra in Sicilia (approssimativamente 700/800 ha), con un volume esportato di 4000 ton, mentre se ne importano 26000 ton. Una sproporzione enorme, specialmente se consideriamo che la Spagna ne esporta, disponendo di 3000 ettari, ben 170.000 tonnellate circa. Tra gli esportatori di melanzana, prima ancora dell'Italia troviamo: Paesi Bassi (64000 ton), seguiti da Belgio e Francia. Bisogna dunque interrogarsi su come migliorare le produzioni italiane per invertire questa tendenza e diventare tra i principali player sui mercati europei".
Qualità merceologica e sicurezza alimentare
Di difesa in campo e sicurezza alimentare ha parlato Rodolfo Occhipinti, responsabile Area Sud della SATA, il quale ha posto l'accento anche sulla normativa vigente relativa all'uso di agrofarmaci e sulla qualità merceologica della melanzana. Tra le fitopatie maggiori, questo ortaggio soffre la muffa grigia, l'oidio, la peronospora, i nematodi galligeni, la tignola del pomodoro e altre; a contrastarle vi sono i fitofarmaci indicati nel disciplinare "Difesa integrata" della Regione Sicilia, che ne indica tempi e modalità d'impiego.
"Purtroppo negli ultimi quattro anni abbiamo assistito a un progressivo aumento delle difformità sui campioni effettuati in sede di analisi di laboratorio - ha detto Occhipinti, compiendo un excursus sulle principali sanzioni che il legislatore prevede in caso di violazioni - Le multe possono andare da 1000 euro per l'errata conservazione di agrofarmaci, all'arresto fino a un anno per l'uso improprio di prodotti fitosanitari che arrechino danni alle salute umana."
Maurizio Brasina
La melanzana nel contesto della GDO italiana
E proprio sulla "gestione della filiera e della sicurezza alimentare" è intervenuto, Maurizio Brasina (Direzione Qualità Ortofrutta Coop Italia), il quale ha portato all'assise l'esperienza della catena Coop.
"La nostra offerta sui banchi dell'ortofrutta - ha esordito Brasina - si basa su prodotti buoni, sicuri e sostenibili sul piano ambientale ed etico; devono essere inoltre convenienti per il consumatore. Una filosofia della qualità che viene da lontano, fin da quel 1988 quando scegliemmo di investire sulla produzione integrata e sul controllo dell'intera filiera. Nel 1996, l'inserimento della valutazione dei mix di principi attivi e le richieste specifiche per la tutela ambientale; a seguire, una serie di iniziative a tutela dell'etica produttiva e della sicurezza alimentare, fino alla richiesta per i propri fornitori di aderire al GlobalGAP-GRASP".
Gianni Ottaviani
E' quasi certo che Coop abbia indicato la strada maestra verso un'agricoltura più consapevole, anticipando finanche il legislatore sul piano della sicurezza alimentare e delle politiche lavorative e ambientali. Un lavoro fondamentale è stato compiuto sulla tracciabilità della filiera che parte dalle aziende agricole, dai subfornitori, fornitori, passando per i centri di distribuzione, per finire ai punti vendita. Tutto questo si racchiude nel "Capitolato di fornitura" che obbliga le aziende a standard qualitativi, impensabili 30 anni fa.
Easy setting e innovazione varietale sostenibile
"Il nostro sistema di controlli prevede analisi pre raccolta a cura del fornitore - ha rimarcato Brasina - Effettuiamo check-up sulla documentazione delle aziende con annuali di gestione della produzione, certificati di analisi dalla raccolta al confezionamento. Pratichiamo controlli sull'intero ciclo produttivo con oltre 10000 verifiche in campo, oltre alle analisi nei centri di distribuzione. Ed è proprio grazie a tutti questi controlli che teniamo sotto osservazione perenne anche la melanzana di produzione siciliana che, come sappiamo, soffre di alcune criticità. A venirci incontro però è arrivata la nuova melanzana easy setting di Rijk Zwaan che, oltre a eliminare le operazioni di ormonatura permettendo di risparmiare sulla manodopera, contribuisce a migliorare sensibilmente la sicurezza alimentare".
Sulla proposta commerciale di Rijk Zwaan Italia è intervenuto Gianni Ottaviani, Crop Specialist Melanzana, il quale ha presentato la melanzana ovale Nicky RZ F1.
Gianni Polizzi
"Questa varietà, easy setting, risponde alle esigenze produttive della Sicilia per trapianti da agosto a settembre - ha detto Ottaviani - La sua peculiarità sta nel poter essere allevata mediante l'impiego di insetti ausiliari: ciò la rende molto sostenibile e ripiana le condizioni delle criticità esposte nel corso di questo evento. Frutti regolari, con calice verde brillante e senza spine; ottima shelf life e compattezza rendono Nicky F1 la migliore soluzione per le coltivazioni hormone free, in linea con i criteri di sostenibilità più avanzati, richiesti dai mercati internazionali grazie all'elevato peso specifico e il colore sempre nero brillante, anche in presenza di stress climatici".
A fine lavori, Gianni Polizzi, presidente di Promo.Ter Group e direttore del DOSES (Distretto Orticolo Sud Est Sicilia), ha portato all'assise i propri saluti, rappresentando in un breve intervento lo stato del comparto orticolo in Italia.
Per maggiori informazioni:
Rijk Zwan Italia
Vincenzo Zangari
+39 324 8808247
Rodolfo Calvo
+39 347 5078071
www.rijkzwaan.it