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La testimonianza di un'azienda produttrice

Pomodoro di Belmonte: un ortaggio calabrese che ha voglia di farsi conoscere

E' un Cuore di bue di colore rosa, originario della provincia di Cosenza in Calabria, che punta sempre più a farsi conoscere dal mercato: si tratta del pomodoro di Belmonte, che si fregia al momento della DeCo-Denominazione comunale d'origine, ma ha l'ambizione di entrare nel paniere delle Dop/Igp.


Il pomodoro di Belmonte DeCo (Foto fornita da Michele Ruggiero)

Tre anni fa, Michele Ruggiero dell'omonima azienda agricola di Campora San Giovanni (CS), insieme a sua figlia, ha iniziato a coltivarlo a 650 metri sopra il livello del mare, nel comune di Belmonte Calabro. "In totale siamo una ventina di produttori a portare avanti la coltivazione di pomodoro di Belmonte. Noi, nello specifico, abbiamo preso in affitto un terreno incolto da anni, di oltre 50 ettari, e stiamo procedendo alla coltivazione biologica di questo pomodoro, da due anni ormai - racconta Ruggiero - Abbiamo iniziato con un paio di ettari, cercando di capire le migliori pratiche da utilizzare e come la pianta rispondesse, ma in futuro puntiamo a espanderci. Stiamo selezionando sempre di più il seme, trattandosi di un prodotto autoctono".

La nuova campagna in zona collinare è stata però segnata dal maltempo. "Molti piccoli lotti, in trapianto tra aprile e maggio, sono stati colpiti dalle piogge intense. Noi non siamo riusciti ancora a partire con i nuovi trapianti. Nella nostra azienda, bisognerà aspettare purtroppo metà agosto per la nuova produzione di pomodoro di Belmonte".

L'ecotipo di Belmonte è coltivato esclusivamente in pieno campo. "Stiamo però portando avanti alcune sperimentazioni in serra nella zona marina, con ottimi risultati. Abbiamo testato la coltivazione in una serra di 3000 metri, con trapianti effettuati a ottobre. Ha superato l'inverno molto bene e anche a temperature prossime a 12 °C, questo Cuore di bue ha risposto egregiamente. In questo lotto sotto serra, siamo a fine raccolta", sostiene Ruggiero, che sta pensando di ampliare la coltivazione a 400 metri sopra il livello del mare.

"E' un ortaggio che maggiormente destiniamo ai mercati del nord Italia, ed è un buon prodotto che finora ha registrato performance soddisfacenti di vendite", conclude Ruggiero.


Il pomodoro di Belmonte DeCo (Foto fornita da Michele Ruggiero)

Pomodoro di Belmonte: caratteristiche
Quest'ortaggio è coltivato in zona collinare ma anche marina, su diversi cicli.

"Nella zona marina, il primo raccolto va da fine giugno a metà luglio; il secondo raccolto da inizio agosto a metà settembre. In collina, si raccoglie da agosto a fine settembre/inizi ottobre - dichiara Francesco Paonessa, tecnico agronomo dell'azienda Ruggiero - Il pomodoro è ottenuto da sementi autoprodotte e viene coltivato nel pieno rispetto dei disciplinari di produzione regionali. Le bacche si presentano, nella fase di invaiatura, di colore verde con lievi sfumature rosa. Poi, nella fase di maturazione assumono una tinta rosa-acceso, con screziature di rosso e viola. I frutti si distinguono per forma, grandezza e colore; in particolare, nel territorio di Belmonte Calabro, ritroviamo due forme dell’ecotipo, che sono il Cuore di bue e il Gigante. In azienda coltiviamo il primo, perché più apprezzato esteticamente e perché sul mercato ha un riscontro economico maggiore".

"La forma a Cuore di bue presenta una sezione longitudinale maggiore a quella trasversale e con cicatrice superiore (attaccatura al picciolo) un po' spostata, per cui raramente si riscontra una perfetta simmetria del frutto. Le costolature, appena accennate, sono limitate alla zona di attacco peduncolare. Solitamente la pezzatura, in un frutto normalmente conformato, si aggira tra i 400 e gli 800 grammi. Per un'esigenza di mercato, la nostra azienda produce anche pezzature più piccole - continua Paonessa - E' un ottimo pomodoro da mensa, con un sapore gradevole, per nulla acido e tendente al dolce".

Una nota sulle fitopatie. "Abbiamo riscontrato prevalentemente attacchi di Tuta absoluta - conclude il tecnico agronomo - Inoltre, se si gestisce male l'apporto idrico e si crea troppa umidità, si può generare marciume apicale (conosciuto anche come 'culetto nero' del pomodoro, ndr), ma questo vale per tutte le tipologie, non solo per il Cuore di bue di Belmonte".

Per maggiori informazioni:
Azienda Agricola Michele Ruggiero
Loc. Cozza - Area P.I.P.
87032 Campora San Giovanni, Amantea (CS)
Tel/fax: +39 0982 48478
[email protected]
www.aziendaagricolamicheleruggiero.it

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