Secondo gli analisti di EastFruit, nel 2023 il Kirghizistan aumenterà notevolmente le importazioni di noci dalla Cina. Nei primi quattro mesi dell'anno in corso, la Cina ha spedito 25.500 tonnellate di noci al mercato kirghiso. Di questo volume, 14.400 ton erano noci in guscio e 10.900 ton erano gherigli di noce. Pertanto, le importazioni di noci in guscio sono aumentate di 4,3 volte rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e quelle di gherigli di 3,5 volte.
È interessante notare che, secondo le statistiche commerciali ufficiali, negli ultimi anni il Kirghizistan è diventato un importatore netto di noci, nonostante questa coltura sia considerata tradizionale per il Paese. Le noci sono considerate una coltura forestale in Kirghizistan, dato che tradizionalmente venivano raccolte in foreste di noci situate sul territorio. Una grande foresta di noci molto conosciuta si trova sulle montagne della regione di Jalal-Abad, a un'altitudine di 1.700 metri sul livello del mare, vicino al villaggio di Arslanbob. Molte fonti sostengono che questo noceto sia il più grande al mondo e si trova nell'area protetta del Kirghizistan.
Secondo gli analisti, le noci esportate in Kirghizistan dalla Cina sono probabilmente destinate solo in parte al consumo interno. Molto probabilmente, una parte di esse viene riesportata verso altri mercati. Siccome il Kirghizistan è membro dell'Unione economica eurasiatica (Uee) insieme a numerosi altri Paesi della regione, non si può escludere che non tutti i flussi di esportazione si riflettano correttamente nelle statistiche commerciali.
Il Kirghizistan esporta la maggior parte delle noci verso il mercato russo. Inoltre, volumi significativi vengono forniti dal Kirghizistan ai mercati di Turchia, Moldavia, Georgia, Azerbaigian, Uzbekistan e Kazakistan.
Fonte: www.east-fruit.com