"La prossima campagna agrumi 2023/24 - nonostante i fattori climatici estremi che hanno caratterizzato i primi mesi dell'anno - si profila con volumi che promettono una certa abbondanza di frutti. Negli ultimi quattro anni è stato un problema, sul piano produttivo, soddisfare la domanda rispetto alle richieste di mercato. Anni disastrosi, con volumi sottodimensionati nella misura di circa il 50% e quotazioni che, come noto, si sono mantenute bassissime, nonostante i minori volumi immessi in commercio e i rincari di ogni fattore produttivo”. Questo il parere di Salvatore Imbesi, direttore della Ortogel, importante player internazionale del settore agrumicolo per la lavorazione di succhi di agrumi, provenienti esclusivamente da coltivazioni siciliane.

Sebbene in prospettiva il quadro della prossima campagna agrumi sia ottimistico, permangono alcune incognite soprattutto sul piano dei cambiamenti climatici. Circostanza che non consente in campagna di contrattualizzare prezzi o programmare, come è stato in precedenza, con largo anticipo.
"Ecco perché non è opportuno vendere/ acquistare partite di agrumi a partire da ottobre, quando non sappiamo come andranno le cose. Con ciò non voglio sminuire l’opportunità della programmazione nel medio/lungo periodo. Anzi, sarebbe opportuno - al di là del mero rapporto commerciale - che non venisse mai meno il rapporto di fiducia con i clienti, ragionando per esempio sui presunti volumi produttivi che l'industria si impegna a fornire ai grandi marchi".

"Sul piano organizzativo, c'è ancora molto da fare per rafforzare la nostra filiera agrumicola: parliamo di un comparto refrattario al cambiamento, dove è complicato sedersi insieme a un tavolo e guardare in un'unica direzione, per prevenire le criticità o per fronteggiare le crisi. Fare massa critica è invece fondamentale per tutta una serie di fattori: la tutela del consumatore mediante la tracciabilità dell'intera filiera, la certezza della provenienza della merce, l'integrità e salubrità del prodotto, oltre che la tutela dell'agricoltore, al quale va riconosciuto un prezzo equo".

"E' utile e opportuno ribadire - conclude Salvatore Imbesi - quanto sia importante proteggere le nostre produzioni. L'avvio tanto auspicato di un Catasto ortofrutticolo, di cui si parla da anni, potrebbe essere molto utile. Di recente, pare tornato nell’agenda delle politiche agricole nazionali, nell’ottica anche di una protezione dei nostri agrumi. Con un catasto nazionale, finalmente conosceremmo esattamente i volumi che si producono in Italia e quanto prodotto arriva dall'estero. Ma potremmo stabilire al contempo un prezzo equo per le nostre produzioni, esattamente come avviene, per esempio, in alcune filiere ben organizzate del nord Italia" (cfr. Freshplaza del 19/08/2022)
La storia aziendale
Ortogel trasforma esclusivamente i migliori agrumi di filiera siciliana, tra arance rosse e bionde, limoni e mandarini, ma anche eccellenze calabresi come il bergamotto e il pompelmo. I prodotti ottenuti sono: succhi naturali e concentrati, succhi limpidi e torbidi, essenze estratte a freddo e a caldo, succhi ed essenze convenzionali e biologici, scorze essiccate per l'estrazione della pectina, scorze essiccate per mangimistica, bio-etanolo. Le aziende sono dotate inoltre di impianti idonei per la lavorazione dei frutti estivi (ficodindia, albicocche, pesche e nettarine) e di melograno, con l'obiettivo di ottenerne i due sottoprodotti principe: arilli freschi per la IV gamma e succo al 100%.
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