Dopo le difficoltà delle varietà precoci e medio precoci di ciliegie, come Bigarreau e Giorgia, con un 70-80% di prodotto andato perduto a causa del perdurare dell'instabilità climatica, ora in Puglia si entra nel vivo della stagione cerasicola con la cultivar Ferrovia.
"Siamo partiti con la raccolta e la vendita della varietà Ferrovia da circa 15 giorni: sui mercati ci sono una vivacità e un interesse notevoli, sia in Italia sia in Europa, anche se si preferisce il mercato interno per la soddisfacente corrispondenza dei prezzi da parte degli acquirenti. Inizialmente, stimavamo quantità inferiori del 30% rispetto al 2022, poi in realtà i volumi si sono mostrati in flessione anche del 40-50%. Di contro, però, abbiamo una qualità dei frutti e una pezzatura eccezionale, certamente migliore della merce in offerta da parte dei paesi nostri competitor, ossia Grecia e Turchia, dato che le piogge della scorsa settimana hanno azzerato il raccolto spagnolo della valle del Jerte (la cui offerta è pertanto quasi nulla)".
A parlare dalla provincia di Bari è Saverio Di Palma, titolare dell'omonima società pugliese (Di Palma Donato & Figli), realtà imprenditoriale specializzata nella produzione e commercializzazione di ciliegie e uva da tavola.
"La stagione attuale non è in alcun modo paragonabile a quella passata - riprende il manager - Si registra una carenza di prodotto rispetto alle richieste, complice anche la scarsità sia in termini di quantità che di qualità organolettiche delle altre referenze frutticole. Quest'anno, in Puglia, c'è una buona percentuale di calibri superiori ai 26 mm, mentre nel 2022 avevamo sulle piante una grossa percentuale di frutti con pezzature dai 20 ai 24 mm. Al momento, le quotazioni riconosciute al produttore si attestano intorno a valori superiori di 2,50-3 €/kg rispetto a 12 mesi fa; quotazioni che sicuramente non scenderanno, in ragione anche di quantitativi in ingresso che si ridurranno già da questa settimana. Stiamo esportando in Austria, Svezia, Francia, Finlandia, Germania e Gran Bretagna, oltre ovviamente alle vendite sul mercato interno".
L'azienda Di Palma, come di consueto, termina la stagione cerasicola entro la prima settimana di luglio, ma quest'anno la chiusura potrebbe essere notevolmente anticipata, considerata la scarsa offerta e l'elevata domanda. "Abbiamo investito in areali tardivi della Puglia (zona Murgia) con l'intento di ampliare il calendario commerciale, ma nonostante questo credo di non riuscire a prolungare le forniture. Visto invece quanto accaduto sulle varietà precoci, sarebbe necessario un completo rinnovamento, compreso quello varietale. Serve un dialogo e una fattiva collaborazione con le istituzioni nazionali e locali, per evitare che, in annate come queste, si parli per dieci giorni dei problemi da affrontare, e poi ci si dia appuntamento al prossimo anno, senza aver risolto nulla".
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