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medFEL - Previsioni sui raccolti europei di pesche e nettarine

"Una situazione senza precedenti per la campagna 2023, siccità e inondazioni creano incertezza sulle stime"

"Quest'anno ci troviamo di fronte a una situazione senza precedenti", esordisce Eric Hostalnou, della Camera dell'Agricoltura dei Pirenei Orientali, durante il webinar sulle previsioni dei raccolti 2023. Gli eventi climatici in corso, la siccità in Spagna e Francia e le recenti alluvioni nel nord Italia, rendono molto difficile stimare i livelli di perdita potenziali che questi eventi potrebbero generare. "È quindi più una questione di potenziale produttivo che di previsioni", avverte il moderatore.

Un aggiornamento dei dati sarà presentato a metà giugno sul sito web di medFEL.


Dati 2022 a titolo di confronto: 228.800 ton per la Francia, 1.033.100 ton per la Spagna, 1.014.200 ton per l'Italia e 699.300 ton per la Grecia.


Evoluzione della produzione dal 1992 al 2023

Francia: siccità, "una spada di Damocle" sulla campagna 2023
Dopo due anni di deficit dovuti a problemi climatici, l'annata 2022 è stata molto positiva per la produzione francese sia in termini di produzione che di commercializzazione, in particolare grazie alla debolissima concorrenza spagnola. Alcuni calibri più piccoli, ma una qualità gustativa eccezionale, come ricorda Bruno Darnaud, della AOP Pêches et Abricots de France. Per quanto riguarda il mercato, "il consumatore è stato molto presente! Il consumo è stato stimolato da un'attività promozionale molto importante della distribuzione".

Per questa campagna 2023, la produzione dovrebbe essere molto vicina a quella dell'anno scorso, entro l'1%. Quindi, con un potenziale di produzione di 230mila tonnellate.


Dati 2022 a titolo di confronto: Rodano-Alpi 42.300 ton, Sud-Ovest 15.400 ton, PACA 73.000 ton e Linguadoca-Rossiglione 99.100 ton.

"Le risorse idriche saranno il tema principale di questa campagna 2023", avverte Bruno Darnaud. "Seguiremo molto da vicino l'evoluzione climatica", continua, riferendosi ai problemi di siccità nel sud. Ci sono molti decreti di siccità nei dipartimenti del sud-est e in particolare nei Pirenei Orientali, il dipartimento più colpito (dove si produce parte della produzione francese di drupacee). "Ma aspetteremo ancora per vedere come il quadro evolverà nelle prossime settimane. Diciamo, quindi, che oggi abbiamo una situazione più o meno normale in termini di quantità, ma con questa spada di Damocle che pende sulle nostre teste. Ciò potrebbe avere un impatto sui calibri e sui volumi".

Non sono ancora state previste perdite di raccolto, perché non si sa ancora come evolverà la situazione. È molto difficile fare previsioni.


Rodano-Alpi: potenziale di produzione normale, circa 40.000 tonnellate di nettarine


PACA: 2017/2021 colpiti dal gelo. Quest'anno non ci sono stati eventi climatici da segnalare, anche se la zona soffre di un deficit idrico.


Il Linguadoca Rossiglione deve affrontare una storica siccità e restrizioni idriche

Spagna: Catalogna, la regione più colpita dalla siccità
La campagna 2022 è stata pesantemente colpita dalle gelate, soprattutto nel nord del Paese, in Aragona e Catalogna, che insieme rappresentano il 70% della capacità produttiva di drupacee. Di conseguenza, la Spagna ha registrato un calo della produzione di quasi il 40%. "Il 2022 è stato un anno positivo in termini di prezzi, ma negativo in termini di quantità", afferma Javier Bassols della Federazione delle cooperative agricole spagnole. 


Dati 2022: Aragona 238.800 ton, Catalogna 206.300 ton, Valencia 12.700 ton, Estremadura 129.900 ton, Murcia 328mila ton e Andalusia 64.400 ton.

Per il 2023, la Spagna sta affrontando un'intensa siccità. E la regione più colpita è la Catalogna: "Stiamo iniziando questa stagione con una significativa mancanza d'acqua", spiega Manel Simon di AFRUCAT. È ancora difficile fare previsioni sul volume e sulla qualità dei frutti. Dati aggiornati saranno forniti tra qualche settimana.








Italia: le alluvioni in Emilia-Romagna rendono per il momento impossibile la previsione del raccolto 2023
Dopo i gravi problemi di produzione dovuti alle gelate del 2021, che hanno colpito la maggior parte delle zone di produzione, il 2022 è stato caratterizzato da un'offerta normale e da buoni livelli. Ma l'Italia deve fare i conti anche con una diminuzione della superficie ogni anno, quindi "il 2022 non ha potuto raggiungere il potenziale del passato", spiega Elisa Macchi, direttore CSO Italy, che tuttavia ricorda i problemi di siccità del 2022 nel nord del Paese. Come la Francia, l'Italia ha potuto approfittare dei bassi livelli di produzione spagnola e quindi di una minore concorrenza.


Dati 2022: Piemonte-Lombardia 92.300 ton, Veneto 36.400 ton, Emilia-Romagna 188.800 ton, Centro 55.600 ton e Sud 641.100 ton.

Ma il 2023 è soprattutto segnato dalle gravissime alluvioni che si sono verificate in Emilia-Romagna il 17 e 18 maggio. "È stato un disastro", commenta Macchi. "Non è ancora possibile conoscere i danni. Probabilmente la produzione sarà inferiore a quella prevista qualche settimana fa. Dobbiamo aspettare che il livello dell'acqua si abbassi e vedere quanti alberi sono stati danneggiati. In questo preciso momento, mi è impossibile comunicare dati precisi".

Per gli altri bacini produttivi (non colpiti dalle alluvioni) come il Sud (che rappresenta più della metà della produzione italiana) il potenziale produttivo è leggermente superiore quest'anno. Va notato che in Veneto e in Piemonte, colpiti dal gelo e da un calo della superficie, si è verificato un piccolo calo della produzione per diversi anni.

Grecia: un leggerissimo calo della produzione
La prima metà della stagione 2022 è stata "giusta", ma da agosto in poi i prezzi sono scesi a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli. La pioggia ha danneggiato anche la qualità dei frutti. A settembre i prezzi si sono ripresi, ma si era sul finale di stagione.

Nel 2023, la Grecia non soffre di problemi climatici. La produzione dovrebbe essere quasi identica a quella dello scorso anno, ma con un leggero calo delle nettarine (-5% rispetto al 2022) e una diminuzione più significativa delle percoche (-4%). Il Paese dovrebbe quindi raggiungere un totale di 665mila tonnellate quest'anno, vicino al potenziale produttivo.

Previsioni di raccolto moderate da Eric Hostalnou della Camera dell'Agricoltura dei Pirenei Orientali, con: Bruno Darnaud - AOP Pêches et Abricots de France, Elisa Macchi - CSO Ferrara (Italia), Javier Basols - Federazione delle cooperative agricole spagnole, Manel Simon - AFRUCAT (Catalogna) e Georges Kantzios - ASEPOP (Grecia).

Data di pubblicazione: