"Per mesi abbiamo chiesto alla GDO 10 centesimi in più al kg per remunerare i produttori. Non li hanno voluti pagare e oggi ci troviamo senza prodotto, perché i produttori si sono stancati di perdere denaro: le stesse catene, ora, dicono di voler acquistare finocchio a qualsiasi costo. Non mi è sembrata una mossa intelligente questa, tutt'altro".
Marco Babbi di Finò, in genere pacato e riflessivo, questa volta manifesta la sua indignazione. "Tutti si lamentano perché non c'è finocchio e lo cercano ovunque, disposti a pagarlo a peso d'oro. Pare la fine del mondo. Ma questi signori, non tutti, per carità, ma la maggior parte sì, non esce mai dal proprio ufficio così non sa come funzionano le cose in campagna. Non vengono in azienda, non si sporcano mai le scarpe. E non ci ascoltano: se noi operatori chiediamo 10 centesimi per la sopravvivenza della filiera, lo diciamo con cognizione di causa e non per chissà quale speculazione".
La base produttiva va salvaguardata, altrimenti a breve l'Italia si troverà senza più produzione, e non solo di finocchio. "Se lo scorso inverno il consumatore avesse pagato il finocchio, ad esempio, 1,79 euro/kg invece di 1,69, i consumi sarebbero crollati? Non credo! E perché ora invece tutto dovrebbe andare bene a 3,50 euro/kg? Lo dico senza voler generalizzare, ma fra i buyer ci son molti che non sono professionisti del comparto: pensano solo a rispettare delle tabelle e spendere il meno possibile. Ma pensare solo al prezzo, e solo al ribasso, sempre e comunque, comporta calpestare la dignità e il lavoro di tante persone a monte della filiera".
Marco Babbi, un misto fra arrabbiato e preoccupato
Ma cosa fare per essere concreti? Marco Babbi propone una nuova strada: "Siamo disposti, come azienda, a proporre prezzi fissi per aree geografiche e periodi. Avere quotazioni altalenanti non aiuta nessuno e disorienta i consumatori. Noi proponiamo prezzi fissati in precedenza così da remunerare tutta la filiera e garantire l'approvvigionamento, evitando così il gioco al massacro di questi giorni. Vogliamo collaborare con la GDO, non essere costretti, ogni volta, ad affidarci alla clemenza del meteo o elemosinare qualcosa".
Visite in campo e in stabilimento, prezzi fissi, dialogo e confronto, stabilire le promozioni con criterio e non sulla base dell'anno prima o di cosa fa il concorrente: Finò mette in campo tutta la propria buona volontà per cercare un dialogo costruttivo con la GDO italiana ed estera.
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