Fra grandine e pioggia, non c'è pace per le drupacee. Domenica 14 maggio 2023, come ampiamente mostrato dalle telecamere RAI per le riprese in diretta del Giro d'Italia, la zona di Cesena ha subito ore e ore di pioggia. Loris Babbini, agricoltore e referente di Aproccc, l'Associazione dei produttori di ciliegie delle colline cesenati, definisce "pessimo" l'inizio della campagna nelle colline di Cesena, molto rinomate per la produzione di ciliegie.
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A sinistra danni da grandine, a destra da eccesso di pioggia (foto Babbini)
"Fra pioggia e grandine, registriamo notevoli danni soprattutto sulle ciliegie precoci. La varietà Rocket, precoce, molto buona dal punto di vista organolettico, stimo un danno almeno del 40%. Su Morena, siamo attorno all'80% di danno. Quindi, a seconda dello stato di maturazione, calcolo fra 40 e 80% di danno, senza contare che nei prossimi giorni è in arrivo altra pioggia e con essa, successivamente, rischia di dilagare la Monilia".
La grandinata più violenta c'è stata lo scorso fine settimana che ha colpito tutta la zona di Cesena e le colline di Roncofreddo (FC). Si tratta di zone dove la cerasicoltura ha una lunga storia e, a causa della pendenza dei terreni, non si è mai pensato a coprire con reti antigrandine e teli antipioggia, se non in rarissimi casi.
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"Anche per le albicocche precoci - continua Babbini - la situazione è la medesima. L'apparato radicale trae acqua e questa finisce ai frutti in maniera eccessiva. Wonder Cot, Mogador sono varietà che, ad esempio, sull'apice e al picciolo spaccano a causa dell'eccesso di pioggia".
"La stagione appare già compromessa - conclude - e per questo credo che le autorità preposte dovrebbero fare qualcosa per dare una speranza agli agricoltori che rischiano di rimanere senza reddito: dopo l'alluvione, in Romagna siamo stati bersagliati anche dalla grandine".