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Hunter Jay, di Ripe Robotics:

"Stiamo facendo progressi in materia di velocità, che abbiamo incrementato del 30 per cento negli ultimi due mesi"

Ripe Robotics è stata fondata nel 2019, con soli 100.000 dollari come capitale iniziale per la creazione di un robot raccoglitore di frutta. Gli sviluppi principali sono iniziati nel 2021, con un nuovo robot chiamato Eve, e da quel momento sono stati avviati test seri.

"Dobbiamo assicurarci che le cose che facciamo nel capannone funzionino davvero sul campo", ha dichiarato Hunter Jay, CEO di Ripe Robotics. "Le condizioni in campo sono molto diverse da quelle del capannone, dobbiamo fare i conti con il clima, le foglie, il terreno irregolare, e tanto altro".

Eve ha fatto molta strada e ora il robot sta raccogliendo i suoi primi volumi commerciali, fatturando circa come un raccoglitore umano. "Eve non è molto veloce al momento, ma è stata progettata per superare la velocità di un essere umano e può lavorare 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Man mano che miglioreremo, diventerà sempre più veloce".

Man mano che il robot "impara" e che si compiono progressi, diventerà sempre più affidabile e veloce. Al momento vengono raccolte soprattutto mele, ma Eve può raccogliere anche drupacee. Per quanto riguarda le mele, è già in grado di capire quali sono mature o meno, di distinguere i danni e le diverse dimensioni. Ciò può essere applicato a diverse varietà. Contemporaneamente alla raccolta il robot può raccogliere dati su tutta una serie di aspetti e presto sarà in grado di seguire la frutta per tutta la stagione. In futuro il robot si occuperà di tutto, dal diradamento degli alberi alla potatura e all'irrorazione.

La raccolta viene effettuata tramite una ventosa morbida che aderisce al frutto e non lo danneggia; l'intero processo, dall'albero al bidone, è stato progettato per essere delicato con la frutta.

"Stiamo facendo buoni progressi in termini di velocità, abbiamo già aumentato la velocità del 30% negli ultimi due mesi. L'obiettivo è di essere tre volte più veloci entro il prossimo anno", ha dichiarato Hunter.

"Non vendiamo né affittiamo le macchine, ma continueremo a fatturare per bins, proprio come i raccoglitori umani. Siamo molto orgogliosi di quanto sia stato economico tutto ciò che abbiamo fatto finora: abbiamo speso solo 850mila dollari in totale, compresi gli stipendi".

"Ora stiamo cercando di raccogliere altri fondi per progredire ulteriormente. In passato abbiamo ricevuto investimenti da venture capitalist e sovvenzioni governative. I nostri test principali avvengono in Australia, ma abbiamo preso contatti anche con persone negli Stati Uniti, nell'Unione europea e nel Regno Unito e ci espanderemo a livello globale".

Per maggiori informazioni:
Hunter Jay
Ripe Robotics
hunter.jay@riperobotics.com 
www.riperobotics.com