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Intervista a Carlo Nicotra

L'avocado italiano tra punti di forza e criticità

Per un punto di vista sulle dinamiche produttive e commerciali che regolano l'avocado italiano, abbiamo intervistato Carlo Nicotra, produttore esperto nella coltivazione di questa referenza, con una ultratrentennale esperienza.

Impianto di avocado di tre anni in Puglia

"La domanda di avocado italiano si manifesta con continuità - dice Nicotra, progettista di impianti di avocado e consulente tecnico - La produzione, concentrata nel sud Italia, è molto apprezzata dai mercati nazionali ed esteri per le sue spiccate proprietà organolettiche. Molto ricercati, inoltre, sono i frutti provenienti da coltivazioni biologiche, che hanno un maggiore appeal sui banchi dell'ortofrutta. Per le migliori partite, fin qui, si sono registrate quotazioni anche fino a 4,50 euro al kg alla produzione. In questo caso, parliamo di lotti di alta qualità, da agricoltura biologica, con standard e calibri extra. Per il resto delle produzioni, abbiamo avuto oscillazioni a partire da 3,00 fino a 4,00 euro al kg".

"Le piogge insufficienti di quest'anno, in alcune zone, hanno purtroppo generato frutti per la maggior parte di calibro piccolo - aggiunge l'esperto - Un particolare deficit idrico si è avuto da settembre-ottobre 2022, con la conseguenza di dover ricorrere a irrigazioni di soccorso anche fino a gennaio 2023. Laddove, però, non ci sono stati problemi di acqua piovana, come in Calabria, ad esempio, i calibri sono stati sostenuti e hanno regalato ottime soddisfazioni commerciali. La stagione dell'avocado italiano inizia a fine ottobre. Nel caso di impianti di nostra progettazione si inizia con la varietà Bacon, per poi proseguire da Natale in poi con la Hass, inoltrandosi fino a maggio. Smentiamo la convinzione che l'avocado si possa coltivare solo in Sicilia, perché abbiamo realizzato con successo impianti anche in Puglia, Sardegna e Basilicata. Ma ve ne sono anche nel basso Lazio".

Hass

Il consumo di avocado, in Italia, è di circa 24.000 tonnellate (dato 2020), inserendosi in un trend complessivo in cui l'acquisto a volume di frutta tropicale è cresciuto del 45-50% nel quadriennio 2017-2020. I numeri sono in crescita del 20% ogni anno. A fronte di una massiccia attività di importazione, la produzione italiana di avocado è frastagliata e regge male il confronto sui volumi. I numeri della produzione, infatti, sono aleatori, ma Carlo Nicotra dichiara di aver realizzato da solo "circa 200 ettari, negli ultimi anni, sparsi tra Sicilia e Sud Italia, e si continua con un ritmo si circa 20 ha l'anno".

Se dal punto di vista del sapore non vi sono dubbi circa le proprietà organolettiche dell'avocado italiano, esso soffre però di una certa disomogeneità per calibro e forma. Il comparto produttivo deve ancora maturare, prima di raggiungere certi standard di selezione.

Bacon

"Un problema ricorrente della produzione italiana - dice Nicotra - è l'insuccesso delle produzioni, cioè la mancata resa o, peggio, la moria delle piante. Evenienza che, purtroppo, è dovuta all'impreparazione di imprenditori dai facili entusiasmi. Non è possibile, infatti, coltivare avocado ovunque, talora neanche nelle vicinanze di piantagioni già esistenti, perché il microclima e altri fattori indispensabili al corretto sviluppo di pianta e frutto possono mutare anche a distanza di poche centinaia di metri".

"Prima di mettere a dimora un impianto - sottolinea l'intervistato - bisogna effettuare diverse valutazioni preliminari e incrociare i dati su acqua irrigua, terreno e clima. Solo allora si comincia a stilare una strategia che tenga conto di accorgimenti agronomici sartoriali per ciascun appezzamento".

Per quanto riguarda areali che più si prestano alla coltivazione dell'avocado e su quali siano le principali fitopatie, Nicotra risponde: "Premesso lo studio delle condizioni pedoclimatiche etc., possiamo dire in generale che l'avocado attecchisce bene laddove esistono le condizioni per cui anche un limoneto potrebbe prosperare. Particolarmente favorevole, in Sicilia, è la zona orientale dell'Etna, su terreno vulcanico, dove tutto è possibile. Vi sono zone d'elezione anche nella zona di Messina, Siracusa e Palermo che, una volta valutate nello specifico caso, possono dare ottime soddisfazioni. Le malattie maggiormente ricorrenti sono riconducibili agli attacchi di Persea Mite e Armillaria Mellea, ma si tratta di problemi in genere ben gestibili".

Per maggiori informazioni:
Carlo Nicotra
El Aguacate Vivai
+39 392 9893938
[email protected]
www.aguacate-vivai.it

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