I coltivatori di ciliegie hanno difficoltà a garantire la protezione fitosanitaria dei frutteti contro la Drosophila suzukii, a seguito dei ripetuti ritiri di molecole attive. L'ultimo divieto a livello europeo riguarda la sostanza attiva Phosmet (anche conosciuta come fosmet), il cui periodo di grazia per l'utilizzo delle scorte è scaduto il 1° novembre 2022. L'uso di questa sostanza è stato vietato nell'Unione europea a causa dei rischi per la salute e l'ambiente che comporta (leggi revoca Ue).
Poiché l'Ue vieta l'uso del Phosmet sul proprio territorio, la Francia ha chiesto alla Commissione europea di adottare le misure necessarie per impedire la vendita di ciliegie trattate con questa sostanza. Il Paese, inoltre, ha deciso di ricorrere senza indugio a una clausola di salvaguardia nazionale per garantire che i prodotti importati siano conformi alla legislazione europea.

Come si legge sul sito web del ministero dell'agricoltura francese, un decreto pubblicato sul Journal Officiel sospende per un anno "l'introduzione, l'importazione e l'immissione sul mercato, a titolo gratuito od oneroso, di ciliegie fresche destinate all'alimentazione" provenienti da Paesi in cui il Phosmet è autorizzato per questa produzione, a eccezione dei prodotti da agricoltura biologica. Questo decreto sarà presto completato da una comunicazione agli operatori che elencherà i Paesi di origine interessati da questo divieto.
La priorità è anche quella di adeguare la strategia di controllo contro la Drosophila suzukii sulle ciliegie per la campagna 2023, lavorando per ampliare la gamma di soluzioni disponibili in modo che i produttori francesi di ciliegie possano disporre di mezzi di protezione efficaci. Il ministero dell'agricoltura ha accolto le quattro richieste di deroga presentate dal settore, a condizione che non comportino rischi comprovati per la salute umana.
Il commento di un produttore pugliese
A tal riguardo, abbiamo chiesto un parere a un produttore del sud-est barese con 20 ettari dedicati a diverse varietà ciliegie, il quale ci ha spiegato. "Nella cerasicoltura, il Phosmet viene usato per il controllo della Drosophila suzukii. Trattasi di un efficace mezzo di controllo per noi agricoltori, avente un'attività piuttosto lunga sul frutto (circa 10 giorni) e solitamente somministrato a ridosso dell'invaiatura".

In Puglia, regione leader in Italia nella produzione di ciliegie, la maggior parte delle aziende agricole è certificata GlobalGAP, la certificazione volontaria fortemente richiesta dalle catene della Grande distribuzione europea che favorisce un'agricoltura più sicura e sostenibile possibile. "L'ente certificatore - riprende il produttore pugliese - aveva eliminato questo insetticida dal proprio elenco già la passata stagione".
"Non è la prima volta che un principio attivo utile alla difesa dei prodotti ortofrutticoli viene vietato, allungando così la lista delle sostanze non più ammesse. Considerato però il cambiamento epocale in atto nel nostro comparto, un buon agricoltore deve cercare di trovare sempre la soluzione alternativa. Esistono infatti altri modi per controllare la Drosophila suzukii sia di natura chimica sia basate su tecniche agronomiche, quali ad esempio terreni ben drenati e asciutti, una gestione della chioma ottimale, con piante non troppo ombreggiate e una corretta irrigazione".