In un contesto in cui le origini e i mercati internazionali per i prodotti freschi stanno cambiando, si nota la comparsa di nuovi player come fonti di fornitura alternative, come i produttori del Ruanda che hanno aumentato significativamente i loro volumi di esportazione negli ultimi mesi.
Seun Rasheed, Ceo dell'esportatore ruandese Souk Farms, ha dichiarato: "Il Ruanda è un Paese emergente nel mercato agricolo internazionale, dato che le nostre esportazioni orticole e agricole risalgono a meno di 10 anni fa. Le condizioni climatiche favorevoli, unite alle politiche governative di sostegno, hanno rafforzato la nostra posizione e premiato gli sforzi degli agricoltori e del governo per promuovere l'agroalimentare nella nazione".
Souk Farms esporta diversi prodotti, come avocado, fagiolini fini, fagiolini extra fini, peperoncini Habanero, peperoncini Bird Eye, zuccherini e piselli dolci, e ha visto aumentare la domanda dei suoi prodotti al punto che i volumi non sono più sufficienti.
"Ad esempio, le nostre esportazioni di fagiolini fini sono aumentate di oltre il 70% nel 2023 rispetto al 2022. Questa crescita è stata registrata anche da altri esportatori di fagiolini fini. A livello nazionale probabilmente stiamo assistendo a un aumento di oltre il 30% dell'export di fagiolini fini, trainato dalla forte domanda dei paesi europei e in particolare del Regno Unito".
I volumi di esportazione dal Ruanda stanno crescendo rapidamente, aggiunge Seun. "Per quanto riguarda l'avocado, l'esportazione del Ruanda potrebbe aumentare di oltre il 600% fino a 16.000 tonnellate all'anno entro il 2026, sulla base degli alberi piantati finora. Lo stesso vale per i fagiolini fini, la cui produzione annuale dovrebbe aumentare del 70% entro la fine del 2023. Il potenziale di crescita è davvero entusiasmante. Un singolo cliente nel Regno Unito potrebbe importare 500 tonnellate a settimana di fagiolini dal Ruanda, e si arriverà a questo. Il Ruanda è il prossimo grande protagonista della frutta e della verdura esotica".
Il successo dei prodotti agricoli ruandesi si spiega, secondo Seun, con i vantaggi che il Paese offre. "In un contesto di cambiamento climatico che sta diventando sempre più una realtà quotidiana, la situazione in Ruanda è favorevole. Produciamo tutto l'anno e abbiamo la capacità di rifornire il mercato internazionale in modo stabile, oltre al fatto che i nostri costi di produzione rimangono più bassi nonostante i recenti aumenti. Inoltre, grazie alle nostre pratiche agricole e alla buona qualità, i prodotti ruandesi generano premi nel nostro mercato di riferimento".
"E questo slancio è sostenibile - aggiunge l'esportatore - Il Ruanda rimarrà una fonte di prodotti agricoli anche al di là delle perturbazioni cicliche di quest'anno. Abbiamo visto gli effetti della situazione economica e ambientale su diversi paesi e abbiamo imparato le lezioni giuste per rendere la nostra agricoltura sostenibile. Stiamo adottando sempre più sistemi di irrigazione, energia e fertilizzazione che rafforzano la nostra resilienza alle crisi".
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