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A tre mesi dal nuovo raccolto europeo

Aglio: disponibili notevoli volumi di prodotto frigoconservato cinese e spagnolo

"Sono tuttora disponibili notevoli quantità di aglio frigoconservato della scorsa stagione. Si tratta per lo più di prodotto con origine Cina e Spagna. I prezzi sono rimasti stabili, tendenzialmente bassi. A circa 90 giorni dalla raccolta del nuovo aglio in tutta Europa, in particolare Spagna, Italia e Francia, tale situazione lascia presagire una nuova campagna caratterizzata da prezzi deboli e scarsa richiesta".

A dichiararlo è Antonio Tuccillo, amministratore della Agrimpex Farming, il quale continua: "I quantitativi in produzione disponibili in Europa dalla primavera/estate, saranno probabilmente uguali a quelli dello scorso anno. Con il cambiamento dei flussi commerciali, si teme un ulteriore periodo di prezzi bassi, che probabilmente non saranno remunerativi per i produttori. I tre mesi che mancano al nuovo raccolto saranno indubbiamente decisivi. Auguriamoci che il clima possa essere favorevole".


Aglio frigoconservato (foto fornita da Antonio Tuccillo)

Italia
"In Italia, il prodotto nazionale si è difeso abbastanza bene, ottenendo dei prezzi migliori rispetto a quelli delle merci di importazione. L'aglio in coltura al momento lascia un po' perplessi, perché l'andamento climatico ad oggi non è stato dei più favorevoli. Si teme per la resa e la qualità della prossima produzione. Incrociamo le dita, affinché non ci siano ulteriori variabili che facciano incrementare i costi di coltivazione", spiega Tuccillo.


Aglio di tipo precoce, attualmente in coltura in Campania (foto fornita da Antonio Tuccillo) 

"Abbiamo iniziato in Campania la produzione dell'aglione che, oltre al calibro molto grande, ha una particolarità: è privo dell'odore tipico dell'aglio comune. Puntiamo perciò a cogliere un'opportunità in più per incrementarne la commercializzazione e la diffusione tra quei consumatori che amano i sapori poco decisi e non tollerano la scarsa digeribilità dell'aglio comune".


Aglione in confezione (foto fornita da Antonio Tuccillo)  

Tuccillo sottolinea, inoltre, che sui mercati italiani è in arrivo l'aglio egiziano fresco del nuovo raccolto. "Anche in questo caso, i prezzi sono abbastanza bassi e non si prevedono incrementi".


Aglio fresco del nuovo raccolto in arrivo dall’Egitto (foto fornita da Antonio Tuccillo)

Cina e Spagna
Il problema maggiore è in Cina, secondo Tuccillo, dove le quantità frigoconservate dello scorso anno sono ancora disponibili a prezzi veramente ridicoli e, probabilmente, si deprezzeranno ancora. "La Cina, il maggiore esportatore di aglio al mondo, dopo alcuni anni di prezzi relativamente alti, controllati dalla grande speculazione, si adegua al mercato della domanda e dell’offerta, pagando le conseguenze di un eccesso di produzione accumulata negli ultimi 4-5 anni".

"Il secondo Paese esportatore di aglio al mondo, la Spagna, combatte contro un eccesso di quantitativi disponibili, a fronte di costi elevati per la lavorazione - a causa della scarsa qualità prodotta nella scorsa campagna - e a fronte dei rincari su trasporti, materiali da imballaggio ed energia necessaria alla frigoconservazione".

Sud America
"Il prodotto del Sud America si è venduto a livelli di circa 2,20-2,50 dollari/kg su base FOB, ma non ha ottenuto grandi risultati di vendita sempre per le stanche condizioni dei mercati europei", conclude Tuccillo.

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