Con voto unanime, Donato Fanelli è stato riconfermato alla guida del Comitato Uva da tavola dell'Organizzazione Interprofessionale Ortofrutta Italia. A pochi giorni dal voto, svoltosi in videoconferenza, l'imprenditore pugliese ci racconta: "In questo mio secondo mandato, le parole chiave devono essere: innovazione, sostenibilità e promozione. L'uva da tavola rappresenta il secondo prodotto ortofrutticolo italiano più esportato dopo le mele, ma l'intera filiera necessita di una ristrutturazione mentale e fisica. Una condizione per crescere è creare ecosistemi, in cui le diverse realtà imprenditoriali, dalla parte produttiva a quella commerciale, remano tutti insieme verso la stesa direzione, ovvero quella di dare valore al prodotto rispettando il territorio e il consumatore".
Donato Fanelli - foto d'archivio
Per Fanelli si tratta di una conferma che arriva dal riconoscimento per lavoro da lui svolto nell'ambito della promozione e della valorizzazione dell'uva da tavola presso la grande distribuzione, oltre che dall'avvio di una interlocuzione con tutti i soggetti che rappresentano l'uva da tavola a livello nazionale.
Gli umori degli attori del filiera, dopo la campagna 2022, sono molto bassi, ma allo stesso tempo questi momenti di criticità devono necessariamente far pensare a come rigenerare il comparto. "Occorre rivedere i vari rapporti di forza e soprattutto pensare a temi come la sostenibilità, non solo intesa a livello ambientale, ma anche economica. Quest'ultima, infatti, passa da un dialogo con i breeder che hanno costituito le innovative cultivar seedless", riprende Fanelli.
E conclude: "Altro punto su cui bisogna insistere è l'armonizzazione dei prodotti fitosanitari, in quanto ci sono ancora incongruenze anche tra gli stessi Paesi europei. Molti di questi prodotti infatti sono banditi in Italia e usati in nazioni nostre concorrenti come la Spagna".