Il mercato globale dell'ananas mostra un quadro variegato, con periodi freddi e piovosi che influenzano la coltivazione in alcune nazioni come Costa Rica, Sudafrica e Spagna. La domanda di ananas nei Paesi Bassi rimane bassa, nonostante l'offerta limitata sul mercato. Secondo un importatore olandese, le vendite sono state tranquille e i clienti si sono attenuti ai loro ordini abituali, senza alcuna carenza in vista. L'importatore attribuisce l'offerta limitata al maltempo in Costa Rica, che ha influito sulla fornitura di ananas ad alta colorazione. Nel frattempo, in Germania, si prevede che le difficoltà del trasporto aereo avranno un impatto, con alcuni rivenditori che intendono eliminare la frutta trasportata per via aerea dai loro scaffali. I prezzi dell'ananas in Francia si mantengono stabili, con una domanda che rimane alta nonostante un leggero calo della produzione dovuto al freddo. In Italia, il prezzo dell'ananas è sceso significativamente, rendendo insostenibile per gli importatori continuare a importare il frutto.
In Spagna la produzione di ananas nelle Isole Canarie è rallentata, a causa di un'ondata di freddo a gennaio e di un problema di parassiti. In Sudafrica le condizioni climatiche estreme hanno causato perdite significative per i coltivatori di ananas, con conseguente carenza di offerta sul mercato dei prodotti freschi a febbraio. Le forti piogge hanno impedito agli operai di raccogliere e ripiantare, incidendo sulle forniture. In Nord America le forniture di ananas sono limitate a causa di problemi meteorologici in Costa Rica, che è il principale fornitore per tutto l'anno. Anche la carenza di fertilizzanti all'inizio della stagione ha contribuito alla mancanza di forniture. Nonostante la scarsità dell'offerta, la domanda di ananas in Nord America è stabile.

Paesi Bassi: poca domanda, poca offerta
Sebbene non ci siano molti ananas disponibili sul mercato, anche le vendite sono piuttosto tranquille. "Di solito abbiamo spesso una carenza di ananas durante la settimana della fiera di Berlino, ma ora non ce n'è più bisogno. I clienti fanno i loro soliti ordini, ma non di più - osserva un importatore olandese - Le vendite erano già tranquille a Natale e la situazione è continuata nelle ultime settimane, come si può vedere in generale nelle vendite di frutta".
Secondo l'importatore, il maltempo in Costa Rica ha limitato l'offerta soprattutto di ananas ad alta colorazione. I prezzi si aggirano intorno ai 10-11 euro per l'ananas con corona. "Quindi, anche in questo caso, non c'entrano i prezzi di offerta, anche se non bisogna dimenticare che le importazioni sono diventate molto più costose a causa del tasso di cambio del Dollaro".
Belgio: con il clima più mite, aumenta la domanda
Attualmente l'offerta sul mercato belga dell'ananas è limitata. "La fornitura sta ristagnando un po' a causa dei problemi climatici nei principali Paesi di origine. I volumi provenienti dalla Costa Rica sono molto inferiori alle nostre aspettative - afferma un importatore belga - D'altra parte, ora che in Belgio il clima primaverile è dietro l'angolo la domanda sta iniziando a crescere".
"Di solito le vendite sono molto buone nel periodo natalizio, ma calano fino al primo sole primaverile. E sicuramente anche quest'anno è così. Con un clima più mite, la domanda di ananas torna a crescere - ha proseguito - Forse è anche vero che la gente cerca questo prodotto più prontamente perché altri frutti, come le fragole, sono molto più costosi in questo momento. Tuttavia, in combinazione con un'offerta più limitata, le quotazioni sono elevate per il periodo dell'anno. I costi di importazione molto elevati, d'altra parte, rendono necessario guadagnare qualcosa da questo prodotto".
Germania: le difficoltà del trasporto aereo potrebbero influire sull'offerta
Per l'ananas le quotazioni elevate delle settimane 5 e 6 sono state ampiamente confermate. Le maggiori forniture di mango e ananas hanno soddisfatto una buona domanda, motivo per cui le vendite sono state abbastanza equilibrate. Gli importatori prevedono maggiori difficoltà nell'offerta per via aerea nei prossimi anni, il che probabilmente influirà anche sul mercato dell'ananas. Soprattutto nel settore della vendita al dettaglio, il trasporto aereo è sempre più in discussione e, seguendo l'esempio delle catene distributive nei Paesi Bassi e in Svizzera, si sospetta che anche i primi rivenditori tedeschi elimineranno presto la frutta trasportata per via aerea dai loro scaffali.
In parte a causa della crisi Covid-19, sempre più coltivatori in Costa Rica stanno vendendo i loro volumi all'industria di trasformazione. Poiché la Costa Rica è uno dei principali Paesi di coltivazione dell'ananas, ciò si riflette sull'offerta. Inoltre, i commercianti in Germania e Svizzera stanno prelevando circa il 15% in meno di volumi per il mercato fresco rispetto agli anni precedenti.
Francia: i prezzi dell'ananas sono stabili
Attualmente sul mercato francese sono presenti ananas provenienti da Costa d'Avorio, Costa Rica e, in misura minore, Ecuador e Panama. I prezzi si attestano tra gli 8 e i 13 euro a confezione per i grandi marchi e tra gli 8 e i 10 euro a confezione per i marchi "lambda". Nonostante le vacanze scolastiche, attualmente si riescono a mantenere i prezzi. Il freddo ha colpito sia l'emisfero settentrionale che quello meridionale, provocando un leggero calo della produzione. Anche la domanda resiste; secondo un grossista del mercato all'ingrosso di Rungis, si tratta di un consumo riflesso. "I clienti sono abituati a comprare 1 pallet o mezzo pallet e quindi continuano, che i prezzi siano 10-12 euro o 14".
Italia: prezzi di vendita molto inferiori ai costi di importazione
Gli ananas vengono acquistati dal 34% delle famiglie italiane, secondo i dati di GfK Consumer Panel: se il 34% delle famiglie ha acquistato il frutto negli ultimi 12 mesi terminanti a dicembre 2022, ciò significa che l'ananas è apprezzato e abbastanza presente sulle tavole italiane. È però un trend in diminuzione se confrontato ai dodici mesi precedenti, quando si avvicinava al 39%. La maggior parte degli ananas viene acquistata a peso variabile e i discount vedono una leggerissima tendenza alla crescita. Il 6,5% delle famiglie acquista il prodotto bio, contro al 30% del non bio.
Un grossista del sud Italia riporta che non conviene importare ananas in Italia, perché i prezzi di vendita si attestano di gran lunga al di sotto dei costi di importazione. "Si è passati da 8,50 a 13 euro per importare un cartone di ananas da 12 kg, a causa della forte spinta inflattiva che sta interessando l’economia mondiale, per cui i costi dei carburanti, dei trasporti e di produzione sono schizzati alle stelle. Alla vendita però un cartone di ananas raggiunge 8,00-8,50 euro".
"Tale situazione va avanti dal post festività natalizie. Volendo fare un confronto rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i prezzi di quest’anno sono molto bassi. Lo testimonia il fatto che un ananas di prima scelta spunta quotazioni di mercato di 0,80 euro/kg. I prodotti che arrivano in Italia sono di elevata qualità, ma le vendite procedono a rilento: assistiamo a una forte stabilità di prezzi bassi. Quindi per rispondere alla situazione contingente, gli importatori stanno introducendo delle strategie comuni: ridurre ulteriormente gli approvvigionamenti per provare a far alzare i prezzi. Questo è stato già applicato durante la pandemia e ha funzionato, la speranza è che funzioni di nuovo, perché importare ananas per poi rivenderli sta diventando insostenibile".
Spagna: la raccolta di ananas nelle Isole Canarie rallenta a causa dell'ondata di freddo di gennaio
La maggior parte degli ananas consumati in Spagna al momento proviene dalla Costa Rica. L'offerta di ananas sul mercato è nella media per questo periodo dell'anno. In Spagna sia la disponibilità che la domanda calano dopo Natale. Rispetto al 2022 la domanda e i prezzi dell'ananas colorato rimangono stabili, secondo un importatore, mentre la domanda di ananas verde è in calo nonostante l'attuale carenza. Nel 2022 c'è stato un aumento del volume di ananas colorato che compensa e supera i volumi di ananas verde che anni fa rappresentava la maggioranza. I costi di produzione all'origine, i costi logistici per la sua importazione, così come i materiali di imballaggio, rendono il prodotto più costoso.
Tuttavia, può essere una sorpresa per alcuni, ma anche la Spagna ha una propria produzione di ananas. La coltivazione avviene nelle Isole Canarie e, per ora, il prodotto viene venduto interamente nel luogo di origine.
"In questa stagione speriamo di produrre tra le 800 e le 900 tonnellate di ananas - spiega un tecnico agricolo della più grande cooperativa di produzione di ananas dell'isola di El Hierro - Tuttavia, si tratta di una quantità inferiore a quella prodotta negli altri anni, visto che solo nel 2019 abbiamo raggiunto 1.200 tonnellate".
"Stiamo sperimentando una forte pressione dei parassiti a causa della cocciniglia, che trasmette un virus che fa appassire la pianta e fa sì che una piantagione che dovrebbe produrre ananas fino a 5 anni debba essere estirpata al secondo raccolto".
"Le formiche spostano la cocciniglia tra le piante diffondendo la piaga, muovendosi sotto la plastica che usiamo per coltivare l'ananas tropicale qui a El Hierro; ma il problema più grande è che oggi non abbiamo alcun materiale attivo sviluppato per affrontare questo parassita nella coltivazione dell'ananas. Nel 2019 era un problema che vedevamo da lontano, ma nel 2023 è già una realtà e il declino è evidente. E nonostante la superficie di produzione della nostra cooperativa sia aumentata rispetto al 2019 per un totale di 80 ettari, le rese sono diminuite da 1,4 kg al metro quadrato di allora a 1,1 kg/mq di oggi".
Il raccolto di ananas a El Hierro viene prodotto durante tutto l'anno grazie alla pianificazione degli agricoltori della cooperativa con cui riforniscono il mercato delle Canarie durante i 12 mesi in cui, per motivi fitosanitari, sono vietate le importazioni di ananas stranieri. "In questo periodo, nello specifico, l'ondata di freddo di gennaio, che ha fatto scendere le temperature notturne a 12 gradi, ha rallentato la maturazione dei frutti e la raccolta prevista per gennaio sta iniziando ora, ma in nessun caso abbiamo avuto perdite a causa del freddo", osserva il tecnico di quella che è la più grande cooperativa "produttrice di ananas in Spagna, e oserei dire in tutta Europa".
"Per ora continueremo a vendere il nostro ananas Roja Española nell'arcipelago perché per una questione di prezzi ci risulta difficile competere nella penisola con gli ananas importati; i costi di produzione nel campo salgono già a 1,5 euro al chilo, a cui dovremmo aggiungere il trasporto. Ma dobbiamo ricordare quello che succede con le banane delle Isole Canarie e le banane importate: nonostante il prezzo più alto, la banana delle Canarie è molto richiesta e apprezzata dai consumatori spagnoli - spiega il tecnico agricolo - Lo stesso potrebbe accadere tra l'ananas Roja Española delle Canarie e l'MD2 importato; anche se per farlo crescere la prima cosa da fare sarebbe espandere la produzione sulle isole".
Sudafrica: il clima estremo colpisce la coltivazione
I coltivatori di ananas sudafricani sono stati in balia di un clima estivo estremo: due settimane di temperature estreme alla fine di gennaio hanno causato un'alta incidenza di scottature solari nei frutti. I coltivatori hanno perso il 50% e oltre in alcuni lotti, perché hanno dovuto lasciare alcuni frutti non raccolti sul campo quando non potevano essere inviati alla lavorazione e ciò ha determinato una certa carenza di offerta di ananas sul mercato del fresco a febbraio.
Poi sono arrivate le forti piogge delle ultime tre settimane che, secondo quanto riferito, non hanno causato danni infrastrutturali alle aziende agricole di ananas, ma hanno tenuto lontani i lavoratori dai terreni per la raccolta e il reimpianto. "Nemmeno troppa pioggia va bene, gli ananas diventano acquosi - dice un commerciante di ananas in un mercato comunale - È stato un po' altalenante, prima l'ondata di caldo e poi la pioggia. Ora sembra essersi calmato, i volumi sono in aumento e vedremo cosa succederà con la domanda".
Al momento una cassetta da 8 kg viene venduta a un prezzo massimo di 5,6 euro, a seconda delle dimensioni, mentre la domanda dei consumatori è stata debole. I prezzi non sono stati negativi, osserva, ma il clima piovoso ha smorzato la voglia di ananas, che si spera torni insieme al sole.
Nel periodo di massimo splendore degli ananas, registrato durante il divieto di bere alcolici imposto come misura Covid-19 tre anni fa, che ha portato a un'impennata nella produzione di birra all'ananas, le cassette arrivavano a 15,45 euro.
Nord America: domanda costante, scorte limitate
Le scorte di ananas in Nord America sono scarse. "Tutti i fornitori sono nella stessa situazione - dice uno spedizioniere - Le forniture si sono ridotte all'inizio e alla metà di dicembre e i fornitori si aspettano che rimangano tali per il prossimo futuro. Naturalmente sono fiduciosi, ma dipende dalle condizioni meteorologiche".
La scarsità dell'offerta è il risultato di alcuni fattori, tra cui i problemi meteorologici in Costa Rica, da dove proviene la maggior parte delle forniture durante tutto l'anno. Tuttavia, anche la carenza di fertilizzanti all'inizio della stagione ha contribuito alla mancanza di scorte. "Stiamo acquistando anche ananas messicani per soddisfare la domanda", dice lo spedizioniere.
Per quanto riguarda la domanda, si può definire stabile. "Quando i prezzi aumentano, la domanda di solito diminuisce", afferma lo spedizioniere, aggiungendo che all'inizio della stagione, quando il problema dell'offerta era meno noto, la domanda era più alta, ma poi si è stabilizzata. Attualmente, infatti, i prezzi sono aumentati di circa il 40% rispetto all'anno scorso.
Nonostante le difficoltà di fornitura per la categoria dell'ananas, sono stati fatti progressi anche con prodotti di nicchia che si concentrano sul sapore, come l'ananas Honeyglow e l'ananas Pinkglow. Entrambi i prodotti sono leggermente più dolci, meno acidi e di un colore unico. "Mentre il pink è ancora un prodotto di nicchia, l'Honeyglow è diventato popolare e mainstream. Abbiamo rivenditori che vendono sia l'Honeyglow che entrambe le varietà di ananas perché i consumatori sono disposti a pagare di più", aggiunge lo spedizioniere, sottolineando però che anche in questa parte della categoria si riscontrano gli stessi problemi di fornitura.
Sud America: la carenza di fertilizzanti e il freddo influiscono sull'offerta
Un grande coltivatore ed esportatore della Costa Rica ha dichiarato che il mercato dell'ananas, soprattutto in Europa, non è favorevole per le vendite al momento. Le conseguenze della pandemia si fanno ancora sentire in questo importante Paese produttore di ananas. Dopo la pandemia tutto è cambiato, con aumenti su tutti i fronti, dagli input di produzione alla diminuzione della domanda e dei prezzi. La guerra russa in Ucraina ha fatto lievitare il costo dei fertilizzanti. Per questo motivo la produzione è diminuita, ma i prezzi non sono aumentati per coprire i maggiori costi di produzione.
Con il rallentamento della domanda in Europa, i produttori e gli esportatori costaricani affermano di volersi concentrare sul rifornimento dei nuovi mercati di Israele e Medio Oriente, dove la domanda è più forte attualmente.
Per quanto riguarda il 2023, si spera che la domanda sia almeno la stessa per mantenere i volumi in circolazione, ma si teme che non sia così buona come gli anni precedenti.
Un esportatore ecuadoriano ha riportato di ottenere buoni prezzi in tutti i mercati. Inoltre, dall'inizio dell'anno la domanda si è mantenuta stabile, il che li rende molto soddisfatti. "Le quotazioni sono accettabili per poter continuare il nostro lavoro", ha commentato l'esportatore.
Australia: l'industria punta ad aumentare i consumi
Il mercato australiano è stato colpito da un'abbondanza di ananas alla fine della stagione estiva, con i consumatori invitati a fare grandi acquisti per evitare che i raccolti vadano sprecati. In concomitanza con le condizioni di mercato, un organismo di difesa del settore sta dando risalto al frutto tropicale nell'ambito di una campagna annuale di sensibilizzazione sulle 104 diverse colture di frutta, verdura e noci dello Stato. Questo mese l'organismo ha creato una mini piantagione unica nel Queens Garden, al centro del CBD di Brisbane, dove un tempo si trovava il primo lotto di ananas dello Stato (1838), dedicata a questo frutto a causa dell'immenso impatto che ha avuto sui coltivatori l'evento meteorologico dello scorso anno.
"Le temperature fuori stagione e le abbondanti precipitazioni hanno causato la fioritura contemporanea della maggior parte delle piante nel sud-est e di alcune nel Queensland centrale, il che significa che i coltivatori stanno raccogliendo l'intero raccolto proprio ora, invece di farlo nel corso dell'anno - ha dichiarato un responsabile - I consumatori devono essere consapevoli del fatto che c'è un'abbondanza di ananas sul mercato e che dopo dovremo tutti aspettare che fioriscano di nuovo e che ricresca un frutto delizioso. Un processo che può durare anche un anno. Oggi il Queensland coltiva il 99% degli ananas della nazione, per un valore di oltre 45 milioni di dollari. Soprattutto, il 100% della fornitura di ananas fresco in Australia proviene direttamente da coltivatori australiani. Attivando luoghi e spazi che non sono più sinonimo di orticoltura, possiamo sensibilizzare i consumatori sull'immensa storia e sull'importante ruolo che questa industria ha svolto e continuerà a svolgere nell'economia e nello stile di vita del nostro Stato".