Il mercato italiano dei carciofi appare per ora in fase di ripresa, dopo diverse settimane in cui le quotazioni avevano mostrato un andamento calante e per niente soddisfacente per gli agricoltori.
Stato attuale di una coltivazione di carciofi in provincia di Foggia
"Notiamo un cambio di rotta a partire dalla fine di gennaio quando, con l'abbassarsi delle temperature, la raccolta dei carciofi ha subito un rallentamento, anche a causa di precedenti gelate in altri areali produttivi. Meno prodotto si è tradotto quindi in un aumento dei prezzi di mercato. Infatti, siamo passati dai circa 0,12 €/capolino di metà gennaio ai 0,25/30 attuali. Quotazioni che ci permettono di guardare con serenità al futuro e di lavorare con tranquillità, poiché coprono i costi di produzione". A parlare da Lucera (Foggia) è Leonardo Cedola, titolare dell'omonima azienda agricola che al momento possiede 4 ettari investiti a varietà ibride.
Carciofo Madrigal
Il carciofo è un articolo il cui consumo segue abbastanza l'andamento del freddo. "Le richieste - sottolinea l'agricoltore pugliese - negli ultimi 15 giorni sono notevolmente aumentate, dovute probabilmente all'arrivo di un andamento climatico più invernale. Dall'estero sta arrivando fortunatamente merce a singhiozzi e ciò rende più interessante e meno competitiva la campagna cinaricola italiana. Il freddo di queste ore potrebbe poi ulteriormente rallentare il taglio dei capolini, provocando così una carenza di offerta e un possibile aumento delle quotazioni".
L'imprenditore Cedola sta raccogliendo le varietà Madrigal e Opal. "I quantitativi immessi nel circuito commerciale sembrano comunque mantenere l'equilibrio tra domanda e offerta. A migliorare rispetto ai mesi di dicembre e gennaio è anche la qualità dei carciofi. Speriamo continui così".