L'agricoltura in Basilicata costituisce un settore importante della vita economica e sociale di questa regione. Nel quadro produttivo, l'ortofrutta, specie quella localizzata nel Metapontino, svolge un ruolo fondamentale nell'intero Paese, con 36mila ettari coltivati negli areali lucani, di cui il 60% a colture frutticole e il 40% a quelle orticole.
Nonostante la sua forte vocazione agricola, le problematiche generate dalla crisi socio-economica sul comparto locale si sono fatte sentire in modo rilevante. Infatti, a incidere in tutte le campagne agrarie della Basilicata sono stati, oltre alle anomalie climatiche, anche i rincari energetici, dei carburanti, dei concimi e di altre voci di costo, che se da una parte hanno portato un raddoppio dei costi di produzione, dall'altra, hanno provocato una contrazione dei consumi da parte delle famiglie, a causa della spinta inflattiva.
Nell'ortofrutta lucana, i prezzi al dettaglio sono saliti del 20-25% rispetto al 2021, mentre le quotazioni pagate al produttore sono scese fino a -25%. Evidenti sono state le criticità sul piano produttivo, con riduzioni delle rese e della qualità delle coltivazioni, sia a causa di un andamento climatico bizzarro, con una inarrestabile siccità, sia per questioni connesse ai danni da fauna selvatica.
In una fotografia dell'andamento complessivo del comparto agricolo lucano, il sindacato agricolo CIA Potenza-Matera specifica che la campagna agraria 2022 si è chiusa all'insegna della resilienza degli agricoltori. Ottimi risultati hanno conseguito pesche e fragole, che hanno mantenuto quotazioni pari a 2,40 euro/kg e rese per circa 400 quintali/ettaro.
Le associazioni di categoria, come anche gli agricoltori, lamentano che, sebbene l'agricoltura rappresenti il caposaldo dell'economia regionale, da oltre 4 mesi la Basilicata è sprovvista di un assessore alle Politiche Agricole; una mancanza che si fa sentire, viste le molteplici emergenze produttive e commerciali da affrontare.