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Se n'è parlato in un convegno lo scorso 27 gennaio presso l'Università degli studi di Salerno

Piante officinali, servono filiere e sinergie per trainare il settore

Lo scorso 27 gennaio, presso l'Università degli studi di Salerno al Campus di Fisciano, si è tenuto un convegno dal titolo: "Piante officinali: la filiera del Mediterraneo", evento di avvicinamento a Spices & Herbs Global Expo 2023, l'unica manifestazione dedicata alla filiera produttiva delle piante aromatiche e medicinali e al commercio internazionale di erbe e spezie. Dall'evento è emerso che è necessario creare filiere nazionali e globali che fungano da traino per il settore.

In foto tutti gli intervenuti

"Il termine pianta officinale è un puramente italiano e mira a sottolineare i diversi usi e funzioni che svolgono le piante stesse - dice Andrea Primavera, presidente FIPPO (Federazione italiana produttori piante officinali) - In Italia non abbiamo una grande tradizione di produzione di queste essenze, anche se ci sono molti distretti di produzione spontanei. La nostra offerta complessiva è insufficiente al fabbisogno interno. Il settore delle piante aromatiche merita maggiore attenzione: bisogna valorizzare i distretti spontanei, ed è fondamentale avere un centro tecnico di riferimento. Le filiere produttive delle piante officinali andrebbero poi inserite nei PSR (piani di sviluppo rurale). Proprio per questo è importante partecipare all'evento Spices & Herbs Global expo 2023, che si terrà dal 3 al 5 maggio 2023 a Rimini, in occasione di Macfrut 2023, dato che il meeting è un luogo unico per incontrare altri colleghi del settore come produttori e utilizzatori, per conoscere l'andamento del mercato, per cogliere le nuove sfide di settore e per scoprire nuove tecnologie".

Fino a pochi anni fa, non esisteva una normativa che permettesse di intendere la produzione di piante officinali come produzione agricola, ora però la situazione è cambiata e Lucia Coletta, responsabile dei servizi di sviluppo per le piante officinali della Regione Campania, lo spiega.

In foto da sinistra verso destra: Lucia Coletta, Andrea Primavera, Pietro Campiglia, Demetrio Benelli e Vincenzo De Feo

"Abbiamo supportato con varie misure del piano di sviluppo rurale il settore delle piante aromatiche - dice Coletta - dando vita a diversi progetti di ricerca e a nuovi protocolli di produzione. Stiamo fornendo parecchio sostegno al comparto. Con il Dlgs 75/2018 e il DM di attuazione del 21/1/2022 vengono dati alle regioni elementi formativi e informativi da fornire ai produttori. Questo è un momento cruciale per fare rete e creare delle filiere, ed è proprio quest'ultimo l'obiettivo finale del lavoro che ci stiamo accingendo a compiere".

In foto da sinistra verso destra: Violetta Insolia, Domenico Scordari, Gerardo De Bartolomeis, Vincenzo Mollace, Vincenzo Salamone, Anna Barbara Dura

"Le piante officinali sono multitasking, svolgono cioè varie funzioni. Queste sono alla base della medicina tradizionale, madre della moderna medicina. Fonte di immensa biodiversità, queste piante presentano numerosi usi e possono essere impiegate per la formazione di svariati prodotti. Sono state protagoniste di diversi progetti di ricerca come: domesticazione dell'origano selvatico del Pollino, estrazione di farina dalla portulaca, liquori salutistici creati partendo dagli scarti del finocchio. Per creare un circuito virtuoso è dunque necessario imparare a conoscere questo comparto così ampio e vario, e creare delle connessioni tra il mondo produttivo e quello della ricerca". Queste le parole di Vincenzo de Feo, professore ordinario di botanica farmaceutica presso l'Università di Salerno.

Durante il convegno, è stata istituita una tavola rotonda cui hanno partecipato vari imprenditori del sud Italia provenienti da Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, i quali hanno presentato le proprie esperienze produttive nel sud Italia. Sono intervenuti: per la Basilicata, Anna Barbara Dura, del Gruppo VOS; per la Calabria, Vincenzo Mollace direttore scientifico H&AD Herbal and Antioxidant Der.; per la Campania,Gerardo De Bartolomeis dell'azienda Elody; per la Puglia Domenica Scordari presidente N&B; e per la Sicilia, Violetta Insolina, innovation manager Bionap.

Infine, Luigi Bianchi di Cesena Fiera ha concluso dicendo: "Macfrut/ Spices & Herbs Global expo 2023 è la nuova proposta fieristica professionale per lo sviluppo del comparto, che è ormai giunta alla seconda edizione. Dopo il successo che l'evento ha riscosso lo scorso anno, quest'anno abbiamo già superato 50 espositori. E' necessario puntare su questo settore per avere un futuro migliore, e affinché ciò sia possibile dobbiamo sviluppare una filiera efficiente e globale, fondata sulla conoscenza e sull'innovazione".