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Finocchi, nell'arco ionico produzioni in calo del 10%

Per le cultivar tardive di finocchio, ossia quelle raccolte nei mesi di aprile-maggio, i trapianti sono ancora in corso, ma negli areali tra Puglia e Basilicata già si parla di una lieve riduzione degli ettari totali messi a dimora, che va a sommarsi a quella graduale, registrata negli ultimi anni.

A tale riguardo, Domenico Losenno, un commerciante di Metaponto (Matera), con 30 anni di esperienza nell'intermediazione dei finocchi, ci spiega: "Dai primi dati, si stima una riduzione di circa il 10% rispetto a un anno fa. Le motivazioni di tale flessione possono essere diverse: spesso, nell'arco ionico chi produce finocchi coltiva anche uva da tavola e sappiamo tutti come sta andando la stagione 2022. Infatti, i viticoltori hanno perso molti soldi e pertanto c'è chi ha deciso di ridurre le superfici o addirittura chi ha rinunciato alla coltivazione".

A generare l'ulteriore riduzione degli ettari messi a dimora per la campagna 2023, sono stati, però, anche i rincari generalizzati. "Ad oggi - riprende Losenno - coltivare un ettaro di finocchio costa all'agricoltore circa 1.500 euro/ettaro in più rispetto alle passate stagioni. A incidere maggiormente sui bilanci sono i costi energetici per i pozzi artesiani, i fertilizzanti, piantine e gasolio, quest'ultimo di nuovo vicino a 1,50 €/l. In ultimo, anche l'incertezza generalizzata e la complessiva riduzione dei consumi per l'ortofrutta pare abbiano spinto gli agricoltori a rivedere la programmazione 2022/23".

Nell'arco ionico la raccolta dei finocchi inizia dopo la prima decade di gennaio. "Al momento, sui mercati è già presente il prodotto della nuova stagione, proveniente prevalentemente dagli areali di Foggia e dalla Campania. Le temperature anomale e miti di ottobre e inizio novembre hanno determinato un surplus produttivo e qualche problematica sulla tenuta delle merce, con inevitabile flessione dei prezzi in campagna. Il caldo fuori stagione ha ridotto anche di 15 giorni il ciclo vegetativo delle piante, comportando così un ingrossamento rapido del prodotto".