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Il problema è stato l'andamento di mercato

Termina la campagna castanicola della Basilicata, quantità e qualità soddisfacenti

Si è conclusa da alcuni giorni la campagna castanicola in Basilicata e precisamente nel Vulture, areale in cui si concentra l'80% della produzione regionale.

Una stagione avviatasi con una settimana di anticipo e caratterizzata da un buon risultato qualitativo e quantitativo, a fronte però di un andamento commerciale non molto soddisfacente, in quanto i prezzi all'ingrosso sono stati più bassi rispetto alla precedente annata.

A stilare un bilancio è Antonio Basso dell'Associazione Castanicoltori del Vulture di Melfi. "La produzione 2022 è stata buona, con il 70% delle potenzialità dei castagneti regionali. L'elevata offerta nazionale ha generato un surplus di prodotto e un mercato altalenante. Rispetto a quello che abbiamo vissuto negli ultimi dieci anni, possiamo ritenerci comunque soddisfatti, specie a livello fitosanitario, con una presenza inferiore del fungo Gnomoniopsis castaneae", spiega il tecnico.

"Infatti, all'esordio della stagione, grazie al generale andamento climatico favorevole, il marciume interno ha riguardato circa il 15% su ogni chilogrammo di castagne raccolte, percentuale che, nel clou della campagna, è andata via via riducendosi fino a raggiungere valori trascurabili (intorno al 2%), per poi ritornare a crescere sul finale della raccolta, con il verificarsi di alcune precipitazioni, peggiorando così una situazione commerciale già difficile. Più di qualche castanicoltore ha dovuto sospendere la raccolta, perché le industrie hanno deciso di non ritirare più il prodotto".

I prezzi di vendita quest'anno sono stati un tasto dolente. Fin dall'inizio si era ipotizzato che le quotazioni sarebbero state più basse del 2021. I prezzi all'ingrosso, in alcuni momenti, hanno toccato anche gli 0,80 €/kg, con massime di 1,20 €/kg.

"Nella prossima campagna castanicola - conclude Basso - per poter migliorare ancora la qualità delle produzioni, bisognerà intensificare i trattamenti nel post-fioritura, i quali, insieme a un clima favorevole, ci aiuteranno a contenere la presenza del fungo Gnomoniopsis castaneae".