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Tecniche di potatura per aumentare le rese del pesco

Calogero Insalaca

Negli areali della nuova IGP (Indicazione geografica protetta) "Pesca di Delia", dove ricadono ben 3500 ettari fra pesche e nettarine (50% della superficie siciliana), oltre 80 fra imprenditori e lavoratori del settore hanno partecipato alla prima giornata del "Corso di potatura e gestione innovativa della chioma" organizzata dall'agronomo Calogero Luigi Insalaca, in collaborazione con la ditta Evergreen.

Lezione in aula

L'evento è stato sponsorizzato da due importanti aziende italiane del settore: Vitroplant Italia, specialista nel campo della vivaistica frutticola (gruppo agroalimentare Orogel) e Castellari, operante nella produzione di attrezzature da potatura.

Il corso si è rivolto soprattutto ai giovani e ha visto partecipare anche diverse giovani donne: infatti lo scopo dell'evento è stato quello di sensibilizzare le nuove generazioni sull'importanza della formazione professionale, evidenziando anche le grandi opportunità lavorative che questo settore potrebbe offrire.

Lezione in campo

La giornata è iniziata al Comune di Delia, alla presenza delle Istituzioni locali, dove, dopo una prima parte teorica, la lezione è proseguita dei pescheti, Nella fattispecie, sono state visitate ben 6 aziende peschicole tra le più virtuose del comprensorio. I sopralluoghi hanno interessato pescheti di diverse età, da 1 a oltre 25 anni dall'impianto. Come ultima tappa, i corsisti hanno avuto modo di visitare un pescheto in fase di raccolta extra tardiva, che si colloca tra gli ultimi in ordine temporale rispetto alla produzione nazionale.

"La mancanza di manodopera specializzata mette a rischio la competitività della peschicoltura siciliana, in forte ascesa negli ultimi dieci anni - ha detto Insalaca - Oltre alle difficoltà delle aziende agricole legate all'enorme crescita dei costi di produzione, il problema della manodopera specializzata rischia di diventare una vera e propria emergenza, anche a causa della forte emigrazione dei giovani dall'Isola e della diminuzione dei lavoratori stranieri".

Lezione in campo

"L'ottimale allevamento e gestione delle potature al bruno e al verde della pianta di pesco - ha continuato l'agronomo - risulta fondamentale per aumentare la produttività non penalizzando la qualità, ma realizzando al contempo una forte riduzione dei costi di produzione".

Partendo da questa importantissima considerazione, Insalaca non solo ha lanciato un allarme, ma ha proposto pure una possibile soluzione per risolvere o quantomeno alleviare il problema. "Alla luce della difficile sfida che il comparto si trova ad affrontare - ha spiegato l'esperto - vorremmo costituire una o più cooperative che si occupino di fornire la necessaria forza lavoro, realmente specializzata negli interventi di potatura di allevamento e produzione del pesco. Perché proprio il pesco? Perché è una pianta molto più complicata delle altre, nella gestione della potatura".

"L'avvio di una simile cooperativa porterebbe vantaggi all'intero comparto - ha concluso Insalaca - I nuovi potatori specializzati, motivati e ben retribuiti, lavorerebbero all'interno del loro territorio e tutti i mesi dell'anno; occupandosi sia di interventi al bruno che al verde".

Per maggiori informazioni:
Dr. Agr. Calogero Luigi Insalaca
+39 3383678740
[email protected]