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L'esperienza di un grossista

Per la papaya un mercato sempre più di nicchia

La papaya non ha volumi importanti di compravendita, in Italia. Inoltre, l'attuale periodo storico la sta relegando ancora di più a un ruolo marginale fra la frutta esotica. Lo sostiene un operatore commerciale del nord d'Italia, Paolo Bernardi, della F.lli Cazzola, ditta concessionaria presso il Centro agroalimentare di Bologna (Caab), il quale sottolinea anche gli aumenti di prezzi.

"Negli ultimi mesi, a causa dei costi logistici, la papaya ha subito un aggravio. Per una cassa di varietà Formosa da 4,5 kg servono almeno 18 euro. Si tratta comunque di un prodotto di ottima qualità, importato per via aerea dal Brasile. Altri tipi di prodotto, ad esempio la papaya via nave dall'Africa, in Italia non hanno mercato e pertanto non vengono importati".  

Papaya Formosa

E aggiunge: "La papaya è poco più di una nicchia, sul mercato italiano, rispetto ad altri frutti esotici. Il prezzo è dettato per lo più dai costi di trasporto e dal packaging. Il frutto, in sé, costa poco rispetto al resto. I clienti sono negozi di frutta e verdura specializzati. Anche certi alberghi la acquistano, ad esempio per i buffet di frutta per la prima colazione".

Ormai è stata del tutto abbandonata la papaya trasportata via nave, perché i frutti dovevano essere raccolti troppo in anticipo, arrivando così immaturi e quindi di scarsa qualità.

"Non ci sono grosse differenze, nelle vendite, fra estate e inverno. Se consideriamo 100 il totale di vendite di mango, avocado e papaya, le vendite del mango solo il 65%, l'avocado il 30% e la papaya meno del 5%. Questo, ovviamente, nella mia esperienza personale", conclude il grossista.