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Caso mandragora nella provincia di Napoli

Nessun rilevamento di erba velenosa nelle 152 cassette di spinaci sequestrate al CAAN

Soltanto nel tardo pomeriggio del 10 ottobre si è concluso il lavoro della speciale Task force, composta da ispettori e dirigenti Regione Campania e ASL Napoli3 Sud, inviata al Centro Agro Alimentare di Napoli-CAAN per esaminare i lotti di spinaci posti sotto sequestro.


(Foto: CAAN)

Sono stati necessari due giorni per scandagliare, foglia per foglia, il contenuto delle 152 cassette di verdura potenzialmente pericolosa. Dall'accurato esame visivo e tattile del contenuto dei bancali ritirati a scopo precauzionale dal mercato (vedi news su FreshPlaza), gli esperti non hanno rinvenuto alcuna presenza di mandragora, o di altra verdura non commestibile.

Adesso si attendono gli esiti degli esami di laboratorio che verranno effettuati su alcuni campioni di foglie prelevate dagli ispettori. Se anche in questo caso non dovesse emergere alcuna traccia di erba velenosa, è chiaro che tutta la vicenda - dal grande risalto mediatico e che le otto intossicazioni alimentari hanno innescato - potrebbe dover essere rivalutata dagli inquirenti.


(Foto: CAAN)

Il presidente del CAAN, Carmine Giordano, ribadisce: "Siamo fiduciosi che le autorità giudiziarie e sanitarie andranno fino in fondo per chiarire esattamente come sono andate le cose. Da parte nostra, prosegue la collaborazione a tutto tondo. Facciamo però attenzione a non demonizzare un comparto di importanza strategica per l'economia campana, già messo sotto torchio dagli aumenti indiscriminati di petrolio ed energia".