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Jan van der Merwe – SupPlant

Ricevere indicazioni direttamente dalla pianta

SupPlant è leader sul mercato mondiale nella telemetria degli alberi basata sull'intelligenza artificiale. L’azienda nasce in Israele, dove l'uso ottimale dell'acqua è una priorità, e si sta affermando anche in altri Paesi che hanno carenza d'acqua, come Sudafrica, Israele, Australia, Messico e Marocco.

Distribuita in Sudafrica attraverso AECI Plant Health, un gruppo sempre più numeroso di coltivatori con colture permanenti riconosce i vantaggi di poter ascoltare ciò che le piante trasmettono attraverso la tecnologia della SupPlant.

Un lotto omogeneo in termini di cultivar (perché cultivar diverse seguono calendari fenologici diversi) e tipo di terreno, forma un'unità dove Jan van der Merwe della SupPlant colloca un misuratore di umidità del suolo (non un tensiometro), un dendrometro attorno allo stelo e un sensore sul frutto, il tutto collegato ad una stazione dati meteo automatica che invia i dati all'algoritmo.

"Consideriamo i punti deboli di un agricoltore quando posizioniamo i nostri sensori", spiega Jan. "Riusciamo a vedere quando un albero o una vite è sotto stress e, in combinazione con i nostri dati meteo, i sistemi acquisiscono dati ogni 10 minuti e l'algoritmo segnala subito all’agricoltore quando intervenire, prima che si sviluppino condizioni di stress".

Il dendrometro attorno al fusto (nella foto a destra) è costituito da un pistone che viene spinto dentro o fuori e che non solo misura lo stress delle piante, ma ne mostra chiaramente la crescita che, in realtà, avviene di notte, osserva Jan.

Il sensore del frutto viene posizionato subito dopo l'allegagione. Qualsiasi condizione di stress che la pianta subisce, si manifesta nella crescita dei frutti.

"Quando un albero è sotto stress non lo si recupera mai nella stessa stagione di crescita, e rappresenta una potenziale perdita di reddito. Il tasso di crescita giornaliero di un frutto si riduce ed è chiaramente visibile ogni volta che la pianta subisce uno stress causato da condizioni di ristagno d'acqua, siccità o condizioni meteo avverse. La perdita di 1 mm di calibro in tutto un frutteto, ha implicazioni sui costi. Quello che si cerca di avere è una curva di crescita uniforme, ma quando la pianta è sotto stress, è impossibile tornare ad avere una curva positiva".

L'effetto dello stress idrico sui profitti
I dati della SupPlant sugli avocado mostrano che con una resa di 20 tonnellate di Hass per ettaro e un profitto stimato di 2 dollari per chilogrammo, per frutti con un calibro medio di 70 mm (250 grammi), una perdita di 1 mm di diametro nel calibro equivale a una diminuzione di 0,3 t/ha.

Questo si traduce in una riduzione del reddito stimato di 570 dollari per ettaro.

Si calcola che la potenziale perdita di profitti può aumentare fino a 2.000 dollari per ettaro se si verifica una perdita di 3,5 mm sugli avocado, a causa dello stress idrico.

Per quanto riguarda i mandarini, l'azienda ha osservato che un singolo evento di stress può causare una perdita di calibro di 3,5 mm in due settimane. Considerato un prezzo medio di 0,35 dollari/kg, la perdita dei profitti per ettaro ammonterebbe a 900 dollari.

La prima ad aver utilizzato il sistema di telemetria degli alberi della SupPlant per tre stagioni, è stata l’azienda agrumicola Alicedale Estates di Tshipise, nell'estremo nord del Sudafrica.

Altre aziende produttrici che hanno compreso il valore di "ripristinare il raccolto" sono state la ZZ2 sugli avocado, il grande produttore di agrumi Komati Fruit, nonché i produttori di uva da tavola e noci pecan Karsten Boerdery, il gruppo Leroux e i coltivatori di melagrane Dutoit.

Un sensore SupPlant su una susina, posizionato al momento dell’allegagione

Efficace nell'affrontare la rottura degli acini
Nella regione dell'uva da tavola di Senwes, dove la vendemmia avviene nella stagione delle piogge, la SupPlant ha fornito assistenza a un viticoltore con il problema perenne della rottura degli acini.

"Ci siamo riusciti nell'area di Groblersdal con uno dei nostri clienti che, per la prima volta in cinque anni, la scorsa stagione non ha avuto nessun acino scoppiato", afferma Jan. Il sistema della SupPlant, utilizzando i dati meteo e la previsione delle precipitazioni, è stato in grado di comunicare all'agricoltore esattamente quando e quanto irrigare, per mantenere l'equilibrio idrico ottimale all'interno dell’acino.

Jan van der Merwe con Jandré van der Walt di AECI (foto fornita da SupPlant)

SupPlant è in grado di dire con esattezza quando una vite sta uscendo dalla fase di dormienza, attraverso la circonferenza del fusto, e a prevedere la data di invaiatura.

"È incredibilmente interessante: il sistema mostra esattamente quando la pianta sta entrando nella fase di invaiatura e quando un coltivatore ha bisogno di gestire l'irrigazione con estrema precisione. Il sistema indica con chiarezza quando il gambo smette di crescere ma gli acini si sviluppano rapidamente".

Jan aggiunge che il sistema SupPlant, utilizzato in Sudafrica da quattro anni e indicato da Time Magazine come una delle principali innovazioni tecnologiche agricole al mondo, è stato il primo a gestire il controllo di questa fase fenologica.

"La tecnologia si ripaga da sola. È come un'assicurazione: non sai per cosa stai pagando fino al giorno in cui ne hai davvero bisogno", osserva Jan.

Le imminenti ondate di calore, ad esempio, sono un importante fattore di stress di cui il sistema tiene traccia e che gestisce, insieme ad altri vantaggi aggiuntivi: uso ridotto di fertilizzanti e migliore pianificazione delle interruzioni di corrente in Sudafrica, chiamate riduzione del carico.

Poiché i frutteti sono protetti dallo stress, c'è un miglioramento a livello di rese, qualità e imballaggi.

"Alcuni dei più grandi coltivatori del Sudafrica stanno apprezzando il valore della telemetria applicata agli alberi, ma sono i piccoli agricoltori che ne hanno davvero bisogno", conclude Jan.

Per maggiori informazioni:
Jan van der Merwe
SupPlant
Tel.: +27 83 463 7300
Email: jan@supplant.me
Web: supplant.me

Data di pubblicazione: