"Il sapore prima di tutto" è il suo mantra. "Sapore insieme a calibro e colore" è il seguito del mantra di Daniele Neri, vivaista e agricoltore che in questo periodo sta raccogliendo la nettarina bianca di varietà Romagna Mia. "Se qualcuno dice che settembre non è più il momento di vendere pesche e nettarine, io affermo il contrario. Ma a una condizione: serve un prodotto buono da mangiare, attraente nel colore e di calibro sostenuto. Se si combinano questi tre parametri, si vende (e anche a buon prezzo) in qualsiasi stagione".
Romagna Mia in una foto d'archivio
La raccolta quest'anno è più tardiva, e le temperature degli ultimi giorni hanno rallentato la maturazione. "L'importante è non raccogliere mai troppo presto. La frutta immatura è sempre immangiabile, figuriamoci a settembre. Per un mercato di qualità occorre attendere la giusta maturazione, in modo che Romagna Mia possa esprimere tutto il proprio potenziale organolettico".
Daniele Neri
"Avere in produzione pesche e nettarine a settembre - aggiunge Neri - apre scenari nuovi. Io sono convinto che la frutta buona da mangiare abbia sempre spazio. Siamo noi produttori che non coltiviamo più pensando a chi deve mangiare. I prezzi sono alti, con produzione lorda vendibile molto interessante".
Romagna Mia, fotografata al sole del tramonto
Il motto del vivaista-produttore è "la qualità si fa in campo". A questo proposito, Neri afferma che "non si possono offrire ai consumatori pesche o nettarine acerbe, senza sapore. La gente si è stancata di frutta bella da vedere, ma immangiabile. E' ora che qualcuno se ne renda conto e che, di conseguenza, si diminuiscano le rese a ettaro aumentando la plv grazie a maggiori prezzi al kg. Serve una vera inversione di rotta".
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