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XIV Festival dell'Uva Igp di Mazzarrone

Le varietà tradizionali protagoniste di un evento sull'uva da tavola

Si è conclusa con un bilancio positivo la XIV edizione del "Festival internazionale dell'Uva da Tavola Igp di Mazzarrone", lo scorso 11 settembre, che ha visto il coinvolgimento degli imprenditori agricoli locali e non. Una tre giorni all'insegna dell'uva da tavola di qualità, contornata dalla presenza di spazi espositivi dedicati alle macchine e alle attrezzature agricole. Il festival, come da tradizione, si accompagna anche alla premiazione con il "Grappolo D'Oro" , un riconoscimento che viene attribuito a personalità locali distintesi per opere filantropiche, artistiche e peculiarità nel mondo viticolo da mensa.

L'occasione è stata utile per intervistare chi, nel quotidiano, opera nel comparto produttivo dell'uva da tavola a Indicazione geografica protetta. Si tratta di Rosario Raniolo, produttore di uva da tavola di Mazzarrone Igp, specializzato nella coltivazione di uva bio, il quale ci ha fatto un breve resoconto dell'evento.

"La tradizionale manifestazione si è incentrata attorno allo stand del Consorzio Igp – ha detto Raniolo – all'interno del quale si sono svolte le degustazioni, ma anche la vendita al dettaglio del nostro prodotto a marchio. Il focus del festival è stato l'uva Italia, all'insegna della tradizione e del disciplinare del Consorzio, che comunque prevede anche altre varietà riferibili a uve bianche, nere e rosse".

"E se le varietà tradizionali con seme resteranno un caposaldo dell'offerta locale - ha aggiunto l'imprenditore - abbiamo iniziato da tempo a guardare all'innovazione varietale con le senza semi, ma soprattutto verso quelle coltivazioni che optano per metodi di allevamento più sostenibili. La mia azienda, ad esempio, è in regime di agricoltura biologica, ma anche quelle a residuo zero o in biodinamico, sebbene diverse tra loro, accrescono il loro appeal nei confronti del consumatore finale e, di conseguenza, dei nostri interlocutori commerciali. Questi, tra gli altri, sono stati i temi su cui il comparto si è confrontato in questi tre giorni appassionanti, in cui le attività professionali si sono alternate a quelle ricreative".

"D'altra parte bisogna assecondare, per quanto possibile e ragionevole, le tendenze dei mercati - ha concluso Raniolo - Non è un caso che laddove i temi della sostenibilità ambientale vengono coniugati con una maggiore garanzia per la salubrità e il consumo più consapevole, i nostri prodotti riescono a esprime un valore maggiore. E' finita l'era delle quantità a ogni costo! Oggi, specialmente con l'aumento dei costi di produzione, bisogna puntare a coltivare magari un po' meno, ma facendolo bene."

A Rosario Raniolo (vedi foto sopra), convolato a nozze con Maria Virduzzo lo scorso 8 settembre, vanno gli auguri della redazione di FreshPlaza.