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Il commento di un fragolicoltore

"Temo più la carenza di manodopera che i rincari"

"Puoi produrre le fragole più belle e buone che ci siano sul mercato e avere i migliori contatti commerciali, ma se non hai chi deve raccogliere questi frutti, la stagione è compromessa già in partenza, a prescindere da quanto hai speso per portare in produzione quella determinata coltivazione". Così esordisce Domenico Cuccarese, imprenditore agricolo di Policoro con 18 ettari dedicati a fragole, che ha dovuto affrontare seri problemi di reperimento di manodopera nella precedente stagione.

La scarsità di lavoratori sembra preoccupare le aziende agricole italiane più dell'attuale situazione socio-economica e geopolitica. "Temo più la carenza di manodopera che i rincari - riprende Cuccarese - Fin quando gli operatori ti chiedono di conferire il prodotto, vuol dire che l'equilibrio domanda-offerta è stabile. Se invece quel prodotto non puoi raccoglierlo perché sei sprovvisto di manodopera, significa che qualcosa è andato storto".

Domenico Cuccarese 

E aggiunge: "Nella scorsa campagna fragolicola ho dovuto abbandonare 9 ettari di fragole già al 20 di aprile, nonostante l'andamento climatico sia stato molto favorevole per una graduale maturazione dei frutti. Ogni anno si fa sempre più fatica a reperire personale. Un handicap che peggiora con il passare del tempo. Svolgo questo lavoro ormai da 40 anni, ma mai ricordo di aver registrato problematiche simili per assumere lavoratori da impiegare nelle operazioni di raccolta. Fino a poco tempo fa, ci si metteva poco a rimpiazzare un operaio. Ora, invece, si fa molta fatica a trovare lavoratori stagionali, sia italiani sia stranieri, sebbene la paga sia superiore alle tariffe sindacali".

"Per una migliore gestione della manodopera ho dovuto rivedere anche le varietà messe a dimora nella stagione 2022/23, scegliendo cultivar che mi consentano passaggi in raccolta più lunghi, in modo da limitare il costante fabbisogno di manodopera".